Sacro web Kairòs
Dirette streaming, app dedicate e webcam al servizio della fede. Per raggiungere i devoti in ogni angolo del pianeta, i grandi santuari e le piccole diocesi usano la Rete. Il mezzo che più di tutti abbatte le barriere di spazio e tempo
L'ULTIMO boom è stato quello di San Gennaro a Napoli: al prodigio della liquefazione del sangue hanno assistito non solo i fedeli nel Duomo, ma anche almeno 400mila persone in diretta streaming. Troppe per essere contenute sul sagrato della basilica ma non per internet. Quello del "sacro web" è un fenomeno in continua espansione: da Assisi a San Giovanni Rotondo passando dalle piccole diocesi disseminate nella penisola per finire con il Vaticano, attraverso il web i fedeli di tutto il mondo possono assistere a messe, feste patronali e fare pellegrinaggi virtuali.
Il portale realizzato per la celebrazione del miracolo del santo di Napoli ha registrato ben due milioni di contatti e 200mila presenze sui social network. Dai paesi del Nord America, dell’America latina, dell’Australia e del Sud Africa, i fedeli hanno seguito la liturgia e pregato in diretta grazie al programma "Gennaro, il sangue di un popolo". Molti contatti sono stati rilevati in particolare in Africa e Russia
San Francesco di Paola. È così quindi che nel maggio dell'anno scorso per i festeggiamenti di San Francesco di Paola in Calabria (video), il santuario famoso nel mondo, ha dato la possibilità a migliaia di devoti di seguire in diretta sul proprio sito i festeggiamenti per la celebrazione del santo patrono. Collegati da tutto il pianeta, soprattutto dal Sud America e dalla Germania, i fedeli hanno potuto chattare tra loro e rivolgere le proprie preghiere al Santo mentre veniva portato in processione per le strade del paese.
Assisi. "Invia la tua preghiera sulla tomba di San Francesco all'indirizzo maillatuapreghiera@sanfrancesco.org: i frati del Sacro Convento la affideranno al Santo Patrono d'Italia" si legge invece sul sito sanfrancescopatronoditalia.itmentre sullo schermo dei nostri computer centinaia di persone camminano sotto le volte di pietra grigia e scompaiono dietro l'altare. Nella Basilica Inferiore di Assisi, infatti, è stata posizionata una webcam per poter accedere alla tomba del Santo senza muoversi da casa: "In questo momento sei nel cuore del francescanesimo, sulla tomba di San Francesco", indica il sito.
L'idea è stata di Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Un'iniziativa che ha permesso a 18 milioni di persone di recarsi in pellegrinaggio virtuale nel luogo sacro: "Il mondo digitale non è un modo per uscire dalla realtà, ma una vera e propria continuazione di quest'ultima", ha detto Padre Fortunato a Repubblica.it. "La rete significa informazione, circolarità, incontro con il prossimo e con Dio. È uno spazio di esperienza che è già diventato parte integrante della vita quotidiana. Internet ci ha dato la possibilità di una cultura circolare e non piramidale. È la rivoluzione operata da San Francesco quando ha iniziato a chiamare l'altro fratello"
Padre Pio e Sant'Antonio. I Frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo, invece, hanno preferito non far entrare i visitatori direttamente nel Convento santuario di Padre Pio ma di far inquadrare alla loro webcam il sagrato antistante la chiesa dedicata al Santo di Pietralcina. Stessa cosa per la Basilica del Santo a Padova dove i devoti di San'Antonio possono visualizzare da remoto solo la piazza della chiesa. I fedeli di San Pio, però, possono anche accendere una candela virtuale in una sezione apposita del loro sito, indicando l'importo che si vuole donare e con la possibilità di inserire una nota sull'offerta.
Ma al di là dei grandi santuari sono centinaia le diocesi che tutte le domeniche trasmettono in streaming le messe domenicali e, se i mezzi lo consentono, anche le feste patronali. Su tutti, ovviamente, il Centro televisivo vaticano che offre un vero e proprio palinsesto da seguire in streaming online dall'udienza generale del Papa del mercoledì all'Angelus della domenica fino agli eventi eccezionali come la visita di Papa Francesco in Albania prevista per domenica 21. Tutti video che poi vengono riproposti anche sul canale YouTube del Centro televisivo vaticano.
E parlando di "sacro web" non si possono non citare i nove account Twitter ufficiali del Papa (nove perché suddivisi per diverse lingue, qui quello in italiano) che a dicembre "compiranno" due anni. Il primo tweet infatti risale al 12 dicembre 2012. Da allora i due Papi, Benedetto XVI prima e Francesco dopo, ne hanno scritti oltre 400 e hanno superato i 15 milioni di follower-fedeli. Secondo lo studio "Twiplomacy" elaborato dalla società di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, Papa Bergoglio è di gran lunga il leader mondiale più influente su Twitter. Un esempio? Ogni suo micropost in lingua spagnola viene ritwittato in media 11mila volte, mentre un tweet di Obama in media 'solo' 1.400.
Repubblica
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