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venerdì 16 dicembre 2016

San Giuseppe il giusto ...

Vieni, Signore Gesù!

#InCammino

padre Ermes Ronchi" Giuseppe, il giusto con gli stessi sogni di Dio



Giuseppe, il giusto con gli stessi sogni di Dio
padre Ermes Ronchi
IV Domenica di Avvento (Anno A) (18/12/2016)
Vangelo: Mt 1,18-24 

Tra i testimoni d'Avvento, tra coloro che rendono, «testimonianza alla luce» (Gv 1,7.8) e ci accompagnano al Natale, entra Giuseppe, uomo giusto che sogna e ama, non parla e agisce.Prima che andassero a vivere insieme Maria si trovò incinta. Sorpresa assoluta della creatura che arriva a concepire l'inconcepibile, il proprio Creatore. Qualcosa che però strazia il cuore di Giuseppe, che si sente tradito. Ed entra in crisi: non volendo accusarla pubblicamente pensò di ripudiarla in segreto. Vive il conflitto tra la legge di Dio che ribadisce più volte: toglierai di mezzo a te il peccatore (cfr Deut 22,22) e l'amore per quella giovane donna.Giuseppe è innamorato di Maria, non si dà pace, continua a pensare a lei, a sognarla di notte. Ma basta che la corazza della legge venga appena incrinata, scalfita dall'amore, che lo Spirito irrompe e agisce.Mentre stava considerando queste cose, ecco che in sogno un angelo... Giuseppe, mani indurite dal lavoro e cuore intenerito e ferito, non parla ma sa ascoltare i sogni che lo abitano: l'uomo giusto ha gli stessi sogni di Dio. Giuseppe fece come gli aveva detto l'angelo, sceglie l'amore per Maria, perché «mettere la legge prima della persona è l'essenza della bestemmia» (Simone Weil). E in questo modo è profeta che anticipa e prepara le scelte che farà Gesù, quando infrangerà la legge del sabato per guarire il dolore dell'uomo. Eccoli i giusti: «la nostra unica regola è l'amore; lasciare la regola ogni volta che essa è in contrasto con l'amore» (sorella Maria di Campello) Maria lascia la casa del sì detto a Dio e va nella casa del sì detto a un uomo, ci va da donna innamorata, con il suo cuore di carne, in tenerezza e libertà.Maria e Giuseppe, poveri di tutto ma non d'amore, sono aperti al mistero proprio perché se c'è qualcosa sulla terra che apre la via all'assoluto, questa cosa è l'amore, luogo privilegiato dove arrivano angeli. Il cuore è la porta di Dio.Giuseppe prende con sé Maria e il bambino, quel figlio che non ha generato, di cui però sarà vero padre perché lo amerà, lo farà crescere, lo farà felice, gli insegnerà il mestiere di uomo, e a sognare, e a credere nell'amore. Giuseppe non ha sogni di immagini, ma sogni di parole. Un sogno di parole è offerto anche a tutti noi: è il Vangelo. E sono offerti angeli: in ognuna delle nostre case Dio manda i suoi messaggeri, come in quella di Maria; invia sogni e progetti, come in quella di Giuseppe. I nostri angeli non hanno ali, sono le persone che condividono con noi pane e amore; vivono nella nostra casa ma sono messaggeri dell'invisibile e annunciatori dell'infinito: angeli che nella loro voce portano il seme della Parola di Dio.


Fonte:http://www.qumran2.net/



lunedì 5 dicembre 2016

“Alzati e cammina…ti sono perdonati i tuoi peccati”

“Alzati e cammina…ti sono perdonati i tuoi peccati
Qualcuno sostiene che il primo personaggio storico, veramente esistito della Bibbia sia Abramo, e le prime parole di Dio ad Abramo sono: “lec leka”: “parti e vai verso te”, vivi per te, per scoprire chi sei, ciò che ancora non sai di te! Sono le parole che Dio pensa da sempre: “vai verso di te non verso di me, perché la fede non ha altro scopo che la realizzazione della tua vita, della tua felicità, dei tuoi sogni”.
Ecco perché credo che le parole di Gesù al paralitico sono per ognuno di noi oggi: alzati e cammina! Capisci…hai in te tutto ciò che ti serve per camminare, per ricominciare a camminare. 
Sembra che Dio ci dica: “Io non voglio fare il bastone della tua vita quando cadi, sono qui a ricordarti quanto sei prezioso, per cui smettila di giocare a fare il malato e prova a guardare con occhi nuovi la tua vita”.
Io credo che il miracolo più bello di Dio sia quello di risvegliare in ognuno di noi la nostra parte migliore, di ricordarci il sogno più bello della nostra vita… sapendo che ‘la meta è partire’!
Ecco perché se siamo fermi, Dio oggi ha solo una parola da dirci: alzati e va, fai qualcosa, anche se sbaglierai qualcosa, abbi il coraggio di rischiare…e la meraviglia è che appena fai il primo passo, Lui si farà soffio di vento nelle vele della tua barca.
Per Gesù guarire il corpo e l’anima sono la stessa cosa, perché lui sa che siamo un impasto di terra e cielo e se guarisci solo una parte senza l’altra…non funziona. La sua carezza per noi oggi inizia sul volto e finisce al cuore.
Fra Giorgio Bonati

Celebrare l’Avvento, significa saper attendere,
e l’attendere è un’arte che, il nostro tempo impaziente,
ha dimenticato. Il nostro tempo vorrebbe cogliere
il frutto appena il germoglio è piantato;
così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione,
perché il frutto, all’apparenza così bello,
al suo interno è ancora aspro,
e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse.
Chi non conosce l’aspra beatitudine dell’attesa,
che è mancanza di ciò che si spera,
non sperimenterà mai, nella sua interezza,
la benedizione dell’adempimento.
D. Bonhoeffer

domenica 22 novembre 2015

❤️❤ Buon Avvento❤️❤


❤️BUONA ❤️NOTTE❤️


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                ❤️BUONA DOMENICA❤️


❤️STA ARRIVANDO…

la stella
star                                              

            
BUON AVVENTO …