Un tappeto a colori vivaci
JORGE RIECHMANN
HAND-MADE IN INDIA
Un tappeto per la mia ragazza.Piccolo, a colori vivaci,perché i suoi piedi si ricordino di me ogni mattina.Mi è costato meno di tremila pesetasin un negozio del quartiere vecchio:hand-made in India.
Poi leggo sul giornaleche ho una possibilità su tre che sia stato tessutodalle dita agili di un bambino schiavocapace di star seduto per ore e orenella stessa posizioneil che determina incrementi di produttività importanti.Hand-made in India,
il suo corpo torto,
le mani sfibrate.
Il mondo è diventato
così piccolo che è difficile
serbare la minima distanza d’igiene necessaria
davanti allo sfruttamento
e le nostre digestioni si risentono.
In qualche momento sono stato condannato all’inferno
ma altri scontano la condanna al posto mio. il suo corpo torto,le mani sfibrate.Il mondo è diventatocosì piccolo che è difficileserbare la minima distanza d’igiene necessariadavanti allo sfruttamentoe le nostre digestioni si risentono.In qualche momento sono stato condannato all’infernoma altri scontano la condanna al posto mio.Casa di molti pianisenza scale, e una cantina sigillatadove a volte sprofondo per non respirare.(da Il taglio sotto la pelle, 1994 - Traduzione di Stefano Bernardinelli)
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Una poesia d’amore che si trasforma in una denuncia sociale: perché meravigliarsi? La vita non è solo di rose e fiori, è anche di spine e di pensieri. Il poeta spagnolo Jorge Riechmann (Madrid, 1962), sebbene intento spesso a cantare l’eros e la forza vitale dell’amore, non dimentica temi quali l’ambiente e, appunto, la sociologia. Perché se la poesia è un andare al di là del visibile, ancor di più sarà in grado di superare le apparenze che il mondo globalizzato vuole spacciare per vere.
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HENRI MATISSE, “RAGAZZA CON VESTITO VERDE”
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------LA FRASE DEL GIORNOIo ho scritto / in più di un’occasione / dalla parte dei vinti / e non senza enfasi // ma in realtà mi trovo / dalla parte dei vincitori.JORGE REICHMANN, Il taglio sotto la pelle
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