Negli ultimi mesi ho avuto il privilegio di lavorare a degli speciali per Rai Due, una serie di cinque puntate su Giovanni Paolo II, in particolare sul suo rapporto con i giovani, e su Benedetto XVI e Francesco (QUI è possibile vederli sulla la pagina del sito di Rai Vaticano, quattro speciali dal titolo Santo Subito). A parte che ho dovuto lavorare sempre con il fazzoletto in mano, tanta è stata la commozione nel riascoltare le parole dei due predecessori dell’attuale Pontefice, non è che mi sentissi tanto in grado di spiegare qualcosa agli spettatori. Davanti a tali maestri ci si sente sempre e solo discepoli.
Posso però dire quello che ha colpito me: l’essenza della santità di Giovanni Paolo II è stata la gioia di essere sacerdote. Lo ha detto uno che se ne intende, il postulatore della sua causa di canonizzazione (che ha anche scritto un libro insieme al nostro Saverio Gaeta), Slawomir Oder. La gioia di essere pastore e padre, il coraggio di chiedere di più ai figli, con amore ma con fermezza, come fa un padre. Un padre che, da sacerdote, ci mette in comunicazione con il sacro, ci permette di entrare in rapporto con Dio.
Ma quello che più colpisce me, che sacerdote non sono (e non voglio essere!), è soprattutto l’aderenza gioiosa alla propria vocazione: stare con tutto se stessi nel posto in cui si è chiamati. Questa è la straordinaria gioia di essere cristiani.
Anche ripercorrendo la vita di Joseph Ratzinger mi sono ricordata che per ben due volte da cardinale disse di no a Wojtyla che lo voleva a Roma. Nessun avanzamento di carriera sembrava attrarlo quanto la fedeltà al suo posto (poi però l’insistenza del Papa ebbe la meglio).
Certo ci sono tanti spunti da approfondire nella vita del nostro amato nuovo santo, ma questo è quello che oggi parla di più al mio cuore. Essere quella che sono, moglie, mamma, e infine (molto infine) anche una che scrive, è l’unica via che mi è data per la santità. Il nostro posto, col nostro indirizzo preciso, con le persone che ci sono state date, con la chiamata alla quale abbiamo risposto. Questo ci è chiesto. Nulla di più ma anche nulla di meno.
Nessun commento:
Posta un commento