mercoledì 11 dicembre 2013

UNDICI/DODICI/TREDICI - 11.12.13 - Il vangelo di Tommaso - QUINTO VANGELO




11.12.13, un giorno speciale



11.12.13,
un giorno speciale


Tre numeri consecutivi
ritorneranno solo tra 90 anni.

 
 
Il vangelo di Tommaso è considerato il più importante di tutti i vangeli apocrifi perchè è quello che, secondo il parere di vari studiosi della cosiddetta third quest, potrebbe aver conservato parole di Gesù secondo tradizioni indipendenti dai vangeli canonici e forse più antiche di essi. Osserviamo, comunque, che questo risultato non è l’opinione di tutti gli studiosi, per esempio l’autorevole biblista americano John P. Meier nel suo libro “Un ebreo marginale” critica fortemente l’utilizzo del vangelo di Tommaso come fonte attendibile per la ricostruzione del Gesù storico (cfr. pp. 127-154 dell’edizione italiana del suo libro).





Il testo completo del vangelo apocrifo di Tommaso è stato scoperto in epoca moderna nel 1948 a Nag Hammadi, in Egitto, dopo che era stato perduto per molti secoli. La sua pubblicazione è avvenuta nel 1959. Si tratta di un papiro contenente 114 detti attribuiti a Gesù, scritto in lingua copta. Il papiro copto di Nag Hammadi, denominato Codice II, è databile paleograficamente al IV secolo dopo Cristo ma il testo originale del vangelo di Tommaso è molto più antico, come attestano altri frammenti scoperti ad Oxyrhynchus nel 1897 e nel 1903: si tratta dei papiri P.Oxy. 1, P.Oxy. 654 e P.Oxy. 655 che da soli contengono una buona metà del vangelo apocrifo di Tommaso. I frammenti di Oxyrhynchus sono databili paleograficamente alla fine del II secolo dopo Cristo. Essi sono molto importanti in quanto sono in greco per cui è più semplice, oltre che metodologicamente corretto, confrontarli con il testo greco dei vangeli canonici per valutare la possibile dipendenza (o indipendenza) testuale da questi.


digilander.libero.it
Ma la cosa migliore è leggerlo!
Ecco alcuni passi che trovo particolarmente edificanti..
Catherine



Quando noi lo chiamavamo:
“Signore, vieni con noi a pregare e a digiunare?” Lui ci guardava con occhi pieni di ironia e ci rispondeva:
“Ma che male ho fatto?”
E poi aggiungeva:
“Non dite sciocchezze e non perdete tempo a fare ciò che intimamente non vi sentite di fare”.
********************

Un giorno Gesù ci disse:

“Non perdete tempo a digiunare perché, così facendo, fate la vostra rovina spirituale.
Non perdete tempo a pregare perché, così facendo, vi costruite un inferno. Trattenetevi dal fare l’elemosina perché fareste torto al vostro Spirito”.

Molti di noi non capivano.
Gesù, quasi ridendo, aggiunse:

“Tu, Matteo, che eri chiamato il grassone, sai bene quale rovina fosse per te l’ingordigia che ti squilibrava:
altrettanto squilibrante è il digiuno”.





Gesu ci chiese: “Come pregate?”

Diciamo: “Signore, abbi pietà di noi!”

Pensate forse che il Padre sia crudele? E cos’altro dite?

Diciamo: “Signore facci avere questo, concedici quest’altro”.

Questa è ingiustizia! non così dovete pregare.

E come, allora?

Tacendo e ascoltando la voce del Silenzio che parla dentro di voi, il Pensiero Vivente, vera preghiera, che crea e non ripete, che entra in voi ed è pura. Ciò che entra non vi contamina, ma ciò che esce vi sporca.

E per l’elemosina?

Ciò che dai a te stesso lo chiami forse elemosina?
E ciò che voi chiamate elemosina non è altro che quel piccolo obolo che una coscienza addormentata paga volentieri per poter continuare tranquillamente a dormire!

– poi Gesù aggiunse:
“Chi ha orecchie per intendere intenda”.

Molti di noi non avevano capito.
Gesù sorridendo, disse:
Lo Spirito è Perfezione, Pensate sia perfetto un mondo in cui sia necessaria l’elemosina?”



No. E’ un mondo ingiusto.

L’elemosina stabilizza questa situazione di ingiustizia.

E allora, cosa dobbiamo fare, in questo mondo che purtroppo è ingiusto, quando un povero, affamato, viene da noi?

Fate a lui quello che vorreste fosse fatto a voi stessi. Fate il vostro dovere e fatelo in silenzio.

Adesso abbiamo orecchie per intendere.

***************

Un giorno chiedemmo a Gesù: “Quale sarà la nostra fine?”

Ed Egli ci rispose:

“Se scoprite il principio non dovrete preoccuparvi della fine, perché dove è la fine, là è il principio.
E chi conosce il principio, conosce la fine e si libera dalle morti”.


Disse propio così, “dalle morti”, e poi aggiunse:

“volete sapere in che modo un uomo si libera dalle morti? Ve lo dico subito: divenendo consapevole di essere già esistito prima di ogni nascita.
Queste parole sono fondamento di ciò che vi dico.
Allora, pur restando in piedi su questo pianeta, diverrete padroni dei cinque alberi meravigliosi del Paradiso che sono sempre fiorenti, estate e inverno, e non perdono mai le foglie.
Chi conosce questi alberi si libera dalle morti.”

E cosa sono questi cinque alberi? – chiedemmo noi.
Gesù rispose, sorridendo:

Sono le cinque strade infinite, che portano a Dio. Son fatte di vita, di spazio,
di tempo.
Si percorrono avanti e indietro.
Se cammini su di esse, facendo tanti passi in un senso e in ugual numero di passi nell’altro, muovendoti, sarai fermo, come il Padre.
*******************

Un giorno Gesù ci disse:

“Quando voi vi sedete in tre intorno a un tavolo tre siete e tre restate.
Ma se una coppia si siederà intorno a un tavolo e mi chiamerà, io verrò tra quella donna e quell’uomo e non saranno più due, ma uno solo!”

Una sera vedemmo un Samaritano che effettuava un lungo viaggio portandosi dietro un agnello.
Eravamo ai confini della Giudea, proprio nel luogo della dogana. Gesù ci disse:

“Sapete perché quel viaggiatore porta con sé un agnello?
Tra l’altro non lo può cavalcare e ad ogni dogana deve pagare un dazio.
Lo porta, perché, quando sarà affamato, lo ucciderà e se lo mangerà”.


Gesù sorrise e aggiunse:

“Certo non potrà mangiarlo quando è vivo.
Prima lo ucciderà e poi lo mangerà.
Anche voi potete essere come quell’agnello, che può essere mangiato soltanto quando è già cadavere.
Vincete la paura per non diventare cadaveri. Finché sarete vivi, la morte non vi potrà toccare.
Nessuno potrà mangiarvi.
Se la morte vi trova vivi, non vi toccherà.

***************
Una sera Gesù era molto triste e i suoi occhi erano perduti
in un lontano futuro.
Disse:
“Mi faranno apparire amante del dolore e della sofferenza.


Sento dire dovunque che il mondo è una valle di lacrime e che l’uomo è nato per soffrire.

Nulla di più falso. Solo per la sua stupidità e per la sua visione limitata l’uomo si circonda di sofferenza.
Il mio giogo è leggero come una ghirlanda di fiori e la mia autorità è dolce.



Se seguirete la strada che vi indico, troverete una felicità che è come un albero sempre verde.



La più cara discepola di Gesù, Salomè, gli disse:
—Sazzolòs, mio piccolo Maestro, facciamo anche oggi il gioco degli indovinelli? Non mi hai ancora fatto una delle tue domande.
—Ti accontento subito; Salomè:
“Due amanti si abbracciano sul loro letto: chi dei due vivrà, chi invece morrà?
—Ho capito. Tu sei quello che resta, perché esci da Colui che è Eterno. Ma devo proprio essere io quella che muore? Non sono forse la tua discepola?
—Ascolta, Salomè. Se in te non vi saranno divisioni, sarai piena di Vita e non offrirai materiale alla morte.
—Allora, sul nostro letto, uno vivrà e l’altra vivrà…
—Sei in errore, Salomè. Se in te non vi è divisione non sarai separata da Me. Tu sarai Me.
—E allora, Maestro, sul letto resteranno i nostri corpi vuoti…
—Sei in errore. Non vi saranno corpi, perché ogni granellino della nostra carne sarà trasformato in Spirito.
—Per me è presto, Maestro mio, solo tu sei capace di tanto.
Quindi io sono quella che muore. Ma ti raggiungerò, Sazzolòs, e sarò unita a te.. e torneremo ad abbracciarci, noi due.
—Sei ancora in errore, Salomè. Dovrai dire: noi “uno”.
Salomè sorrise e , accarezzando i capelli di Gesù , rispose , facendolo sorridere a sua volta:
“Si, Salomè!”******************

[..] Dunque, un giorno, Simon Pietro disse ai suoi discepoli, con voce forte, perché anche il Maestro udisse:
“Non sarebbe ora che questa Màrizia venisse allontanata dal nostro gruppo? Che ci sta a fare tra noi?




E’ inutile che ascolti le parole del Maestro, tanto è una donna e le donne non sono degne della Vita Eterna”.

Gesù allora disse:
“Màriza, vieni più vicina e stai qui, dolcissima creatura, stretta a me!
Non dar retta alle parole di quell’uomo. Anche tu entrerai nell’eternità, quando saprai completarti, arricchendoti di quella parte maschile che ti manca.
Allora diventerai Spirito, eternamente vivo.
E voi, discepoli, ascoltatemi, e anche tu, Pietro: la stessa cosa avviene per voi maschi: ognuno di voi è un “ESSERE” tagliato a metà, ma se questa mezza anima sarà capace di completarsi con l’altra metà che le manca, potrà entrare nel Regno, perché nel Regno si entra a due a due, una donna e un uomo, un uomo e una donna.
Per fare l’altalena, due persone non possono stare sedute dalla stessa parte”. [..]

Per approfondimento: Il più antico dei Vangeli (Massimo Cogliandro)
PDF del vangelo di Tommaso (copto e italiano)




VANGELO DI TOMMASO
Sintesi introduttiva (Mario Pincherle) *
È la primavera dell’anno 1945….. Due contadini utilizzano dei ruderi antichi per costruire una cisterna per l’irrigazione. Dallo scavo viene alla luce una grande giara di argilla […] ne viene fuori un rotolo di lino cerato e bitumato. Srotolandolo si spacca. Ne escono molti manoscritti. Sono i codici detti di “Nag Hammadi , dal luogo del ritrovamento… Si tratta di tredici codici originariamente formati da più di 1350 pagine. Ce ne sono pervenute 1130 […] Quasi tutti i codici hanno una legatura di cuoio, sono stati scritti verso la fine del primo secolo dopo Cristo. Si tratta di traduzioni in copto di manoscritti più antichi, forse redatti in aramaico. Tra essi vi è il “Vangelo secondo Tommaso , che è anche conosciuto col nome di “QUINTO VANGELO , e dovrebbe invece essere chiamato IL PRIMO VANGELO, dato che è il più antico.
Questo testo contiene molte frasi di Gesù fino ad oggi sconosciute. In esse appare un concetto nuovo: il Cristo non vince le forze del mondo servendosi del dolore. Sua arma non è la sofferenza ma la conoscenza […]
I quattro “Evangelisti non fecero che una scelta fra tutto questo materiale esistente, ricavandone la loro propria forma letteraria ed un testo individuale che poi venne canonizzato, ossia riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa, mentre tutti gli altri scritti vennero lasciati cadere nel dimenticatoio, non senza aver loro affibbiato l’etichetta squalificante di “apocrifi intesa nel senso di falsi”, il che, come si è detto, non corrisponde alla realtà. A conferma dell’autenticità del Vangelo secondo Tommaso, basterà ricordare che, fin dal 1897, sempre in Egitto, nella località di Ossirinco nel Medio Egitto, erano stati rinvenuti due frammenti di papiro a cui se ne aggiunse un terzo nel 1903, che contengono molte parole, ma tradotte in greco, del testo copto del Vangelo di Tommaso. […]
 
La critica moderna e in particolare il glottologo francese Jean Doresse che per primo tradusse questo testo, nel 1959, e il tedesco H.C. Puech che ne curò altre versioni in tedesco, inglese e olandese, ritengono che il Vangelo secondo Tommaso sia uno dei più antichi della tradizione scritta cristiana e lo fanno risalire alla metà del I secolo dopo Cristo (50 d.C.). La lingua copta era poco diffusa in Egitto e conosciuta solo da una stretta cerchia di eruditi, per cui la Biblioteca di Nag Hammadi doveva appartenere ad una comunità ristretta e di diretta estrazione gnostica. Il messaggio contenuto nei suoi testi è infatti restato del tutto estraneo al mondo ebraico-cristiano posteriore e a tutti i successivi filosofi e teologi che vi appartengono, particolarmente dopo la condanna della eresia ariana, fatta dal concilio di Nicea nel 325 dopo Cristo. […]
 
I detti segreti di Gesù, rivelati all’apostolo prediletto, contengono invece un messaggio ben diverso e legato non a quella tradizione, ma alla ricerca interiore e alla prevalenza di tutto ciò che è spirituale ed eterno rispetto alle cose caduche e instabili. La famiglia e gli affetti terreni vengono al secondo posto rispetto allo Spirito e all’Amore Cosmico. L’ascesi di cui si parla nel Vangelo di Tommaso assai si avvicina all’induismo, al Sufismo e al Buddismo, fino a giungere alla condanna della preghiera, del digiuno, dell’elemosina… il Regno di Dio è già sulla Terra e Gesù lo ha rivelato, ma gli uomini non hanno avuto occhi per vedere ed orecchi per intendere il messaggio della Verità e della Vita e cioè la “RICERCA DELLA PROPRIA DIVINITÀ INTERIORE attraverso la spiritualizzazione della carne.
E come si fa Spirito la carne? Non attraverso il digiuno. Chi digiuna si crea un inferno. Non attraverso la tortura e il dolore, maestri di pazzia. La strada è un’altra. Tommaso l’ha capito. E cosi lo ha capito quel suo ignoto discepolo che prepara la “brocca e vi nasconde i manoscritti perchè giungano a noi, generazione futura. […]
Gemello, in aramaico, si dice TAUMÀ, cioè Tommaso. Gemello, in greco, si dice DÌDUMOS. Non ci sono dubbi, è una duplice conferma che l’autore del QUINTO VANGELO è il gemello spirituale di GESÙ e non il suo fratello gemello carnale. TAUMÀ è dunque il custode delle parole segrete. Ascoltiamolo. Il Vangelo secondo Tommaso è vicino alla tradizione della prima Chiesa cristiana, ma differisce dai Vangeli sinottici per la sua natura esoterica… …la salvezza giunge soltanto ai pochi che vorranno comprendere queste verità nascoste […] a noi è chiara la distinzione: c’era un culto pubblico ed ufficiale e uno segreto e condannato. Ambedue facevano risalire il loro credo alla predicazione di Gesù. […]
Pur usando lo stesso materiale dei vangeli sinottici, Tommaso tratteggia un ben diverso ritratto di Gesù. […] Non si occupa di ciò che gli uomini dovrebbero fare, ma di ciò che dovrebbero imparare a conoscere con una ricerca di carattere interiore. […]
Gli apostoli e i discepoli che predicarono agli Ebrei, distorsero la vera immagine di Gesù ed i suoi insegnamenti spirituali e riferirono i fatti e i detti secondo la loro personale interpretazione che doveva essere per quanto possibile collegata e armonizzata con la loro antica religione. Solo uno degli Apostoli, Tommaso, comprese la novità e l’unicità del messaggio di Gesù. Era l’unico capace di comprenderlo, il suo gemello spirituale. Non ricorda di aver udito da lui nessun accenno al peccato ed alla redenzione col sacrificio sulla croce per il perdono di quel peccato. Non sono importanti i Suoi miracoli, sono importanti le Sue parole: il Regno di Dio è fuori dalla storia e dal tempo.
L’unica cosa, la sola essenziale, è l’autoconoscenza, la ricerca interiore; e la sola cosa da ricercare per fare la volontà del Padre ed entrare nel suo Regno che è già, nascosto, all’interno dell’Io. Il Regno è sempre presente, non deve venire in futuro. Non riguarda solo il popolo ebraico, ma ogni uomo che vive e vivrà sulla terra e saprà comprendere il messaggio del Cristo. Il Regno si rivelerà, in tutti gli uomini che, avranno raggiunto la conoscenza, la Verità, la luce della divina eternità che è in ogni uomo. […]
Non è difficile comprendere perché il Vangelo di Tommaso non sia stato accettato dalla Chiesa Cristiana Occidentale, che finì per dominare su quella Orientale. Essa non ha mai ammesso l’esistenza di un insegnamento segreto del Cristo, dedicato a pochi eletti. Gli accenni esoterici contenuti nel Vangelo di Giovanni, sono sempre passati in sottordine ai principi stabiliti dal canone ecclesiastico ortodosso. […]
Il messaggio di Tommaso non è però andato perduto: per suo mezzo ora sappiamo che Gesù è il Rivelatore di una dottrina segreta che appartiene all’uomo da sempre. Questa dottrina, conosciuta da tutti i grandi iniziati è la VERITÀ unica, eterna, la cui ricerca è il compito dato all’uomo su questa terra.
 
 

*Sintesi introduttiva del Vangelo di Tomaso liberamente tratta da:
“TOMMASO APOSTOLO –
IL QUINTO VANGELO
con testo copto a fronte – traduzione e commento di Mario Pincherle
Ricerche e note bibliografiche Luigi Palazzini
© Edizioni Filelfo,
Ancona 1983 – 118 pgg – € 9,30
…di cui consiglio comunque la lettura integrale
Dal Web

in realtà ogni tra 89 anni


1.2.3, ovvero il primo febbraio 2103, tra 89 anni


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