Madrid: Papa Francesco in diretta Tv con le famiglie europee per la Festa della Santa Famiglia
Dal 27 al 29 dicembre, la Piazza Colón di Madrid accoglierà migliaia di famiglie di tutta Europa per celebrare la festa della Sacra Famiglia, un evento che è diventato una tradizione per rendere omaggio e ricordare l’importanza della famiglia immersi nella gioia natalizia. Il motto scelto per questa VII edizione è: “La famiglia, un luogo privilegiato”, frase scelta dalle parole di Papa Francesco rivolte ai giovani della Gmg di Rio di Janeiro il 26 luglio scorso, nella festa dei santi Gioacchino e Anna. Tre giorni di festa che si concluderanno con le parole che Papa Francesco rivolgerà ai presenti attraverso un collegamento in diretta radiotelevisiva dal Vaticano prima dell’inizio della Santa Messa che sarà presieduta dal card. Antonio Rouco Varela, arcivescovo di Madrid. Le giornate di venerdì 27 e sabato 28 saranno fitte di appuntamenti e attività che si svolgeranno nella Piazza Colòn e nei Giardini del “Descubrimiento”. Qui le famiglie – genitori e figli, nonni e nipoti - potranno pregare insieme davanti al Santissimo Sacramento per la istituzione della famiglia, per le famiglie povere, per i bambini senza tetto, per le madri in difficoltà, e per tante persone maltrattate e abbandonate. Trentatré ore per pregare davanti al Santissimo anche per il rispetto del diritto alla vita incondizionatamente e per le intenzioni che i fedeli porteranno nel loro cuore. Nei dintorni della piazza saranno disposti dei confessionali per ricevere il Sacramento della Riconciliazione, com’era già stato fatto per la Gmg di Madrid 2011 con grande successo. Domenica 29, alle 10.30, l’intervento di Kiko Argüello (iniziatore del Cammino neocatecumenale) che presenterà le famiglie che saranno benedette prima della loro partenza per la Missione ad gentes in diverse parti del mondo. La Santa messa che seguirà dopo le parole d’incoraggiamento del Santo Padre, sarà concelebrata da numerosi vescovi spagnoli, europei e di altri continenti insieme nel ribadire la trascendenza delle famiglie cristiane e il loro contributo al bene comune della società.
Radio Vaticana
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Dal 27 al 29 dicembre, la Piazza Colón di Madrid accoglierà migliaia di famiglie di tutta Europa per celebrare la festa della Sacra Famiglia, un evento che è diventato una tradizione per rendere omaggio e ricordare l’importanza della famiglia immersi nella gioia natalizia. Il motto scelto per questa VII edizione è: “La famiglia, un luogo privilegiato”, frase scelta dalle parole di Papa Francesco rivolte ai giovani della Gmg di Rio di Janeiro il 26 luglio scorso, nella festa dei santi Gioacchino e Anna. Tre giorni di festa che si concluderanno con le parole che Papa Francesco rivolgerà ai presenti attraverso un collegamento in diretta radiotelevisiva dal Vaticano prima dell’inizio della Santa Messa che sarà presieduta dal card. Antonio Rouco Varela, arcivescovo di Madrid. Le giornate di venerdì 27 e sabato 28 saranno fitte di appuntamenti e attività che si svolgeranno nella Piazza Colòn e nei Giardini del “Descubrimiento”. Qui le famiglie – genitori e figli, nonni e nipoti - potranno pregare insieme davanti al Santissimo Sacramento per la istituzione della famiglia, per le famiglie povere, per i bambini senza tetto, per le madri in difficoltà, e per tante persone maltrattate e abbandonate. Trentatré ore per pregare davanti al Santissimo anche per il rispetto del diritto alla vita incondizionatamente e per le intenzioni che i fedeli porteranno nel loro cuore. Nei dintorni della piazza saranno disposti dei confessionali per ricevere il Sacramento della Riconciliazione, com’era già stato fatto per la Gmg di Madrid 2011 con grande successo. Domenica 29, alle 10.30, l’intervento di Kiko Argüello (iniziatore del Cammino neocatecumenale) che presenterà le famiglie che saranno benedette prima della loro partenza per la Missione ad gentes in diverse parti del mondo. La Santa messa che seguirà dopo le parole d’incoraggiamento del Santo Padre, sarà concelebrata da numerosi vescovi spagnoli, europei e di altri continenti insieme nel ribadire la trascendenza delle famiglie cristiane e il loro contributo al bene comune della società.
Radio Vaticana
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"Questa non è una manifestazione omofoba, ma a difesa della famiglia naturale"
Grande partecipazione, ieri a Crotone, al raduno in piazza per dire "no" a tutte le leggi e le iniziative che depotenziano e alterano il concetto di famiglia, matrimonio e natura
Nella mentalità corrente manifestare a difesa della famiglia naturale equivale a dichiararsi omofobi. Per questo, al raduno Difendiamo la famiglia naturale! svoltosi ieri a Crotone, l’avvocato Giancarlo Cerrelli ha voluto subito chiarire: “Questa non è una manifestazione omofoba”. Anzi, ha aggiunto richiamando il Catechismo della Chiesa Cattolica, “siamo qui per denunciare ogni violenza, insulto o minaccia alle persone omosessuali ed è giusto che gli omosessuali siano accolti con rispetto, compassione, delicatezza”.
Da qui, però, a favorire matrimoni tra persone dello stesso sesso o adozioni a coppie gay c’è un abisso. Perché la famiglia è un’altra cosa. Punto. E il vicepresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici italiani lo ha sottolineato con vigore davanti alla piazza gremita da un migliaio di persone provenienti da 22 associazioni e movimenti cattolici. “La famiglia non è stata creata dallo Stato, ma lo precede” ha detto; essa è frutto perfetto della creatività del Creatore, che “l’ha fondata come istituzione”, e quindi - ha rimarcato Cerrelli - “l’uomo non può distruggerla, ma solo deturparla”.
Ci pensano i mezzi di comunicazione, infatti con fiction e talk show, ad alterare il concetto di famiglia, se non il concetto stesso di natura, i quali – ha osservato l’avvocato – “tendono a fare il lavaggio del cervello, e insegnano che è normale chiudere un matrimonio se non c’è più amore, che sono accettabili i rapporti omosessuali ecc”. Ma ci pensa anche l’ideologia del gender che, dal 1994, con la prima Risoluzione del Parlamento Europeo, ha avviato un processo di demolizionedell’idea di sesso biologico per lasciare il posto a quella di genere, come costrutto sociale e culturale. E ci pensano proposte come quella del Comune di Crotone di approvare il Registro delle Unioni Civili, o il disegno di legge contro l'omofobia e la transfobia all’esame del Parlamento, a predisporre dispositivi tendenti a depotenziare sempre più la famiglia naturale, quella cioè formata da uomo e donna secondo il progetto primordiale di Dio.
Lo ha evidenziato bene l’arcivescovo Domenico Graziani nel messaggio per l’occasione, letto dalla dott.ssa Tiziana Salatino: “Sono in atto strategie che minano l’integrità della famiglia proiettandola in una prospettiva apparentemente più coinvolgente, in realtà tutta ideologica”. Di fronte a questo scenario, allora, cosa fare? Stare a guardare mentre la “dittatura del relativismo”, come la chiamava Benedetto XVI, schiaccia uno ad uno i valori fondanti della vita? Oppure - ha chiesto Cerrelli – aspettare che le future generazioni vedano trasformate in leggi idee come quella proposta via web “da un noto movimento politico”? Ovvero: “Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti”.
Papa Francesco nel discorso agli universitari romani lo ha detto esplicitamente: “Non guardate la vita dal balcone, ma vivete le sfide del mondo contemporaneo”. Ben vengano, quindi, iniziative popolari come quella di ieri dove una folla “non anonima” di laici responsabili ha ricordato che una verità c’è ed è quella data dalla “imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo”, come ha detto Cerrelli, citando Ratzinger. A dispetto di quel relativismo etico che fa credere che non esista una verità, ma che “tutti abbiano diritto a tutto”.
“Il fine di questo incontro non è di giudicare o non rispettare la dignità di ogni persona”, ha affermato la dott.ssa Antonella Cernuzio, in apertura dell’incontro, ma di “prestare la voce ad ogni famiglia di questa città, di questa nazione, di tutte le nazioni della terra, affinché non possano essere promulgate leggi che, non solo non sostengono la famiglia naturale, sminuendone la dignità e i bisogni, ma che addirittura non rispettino la libertà di educare i figli, secondo le proprie tradizioni e il proprio credo”. La manifestazione, ha chiosato l’avvocato Cerrelli, “non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La nostra azione dovrà quindi proseguire diventando missionari del buon senso. Non dovrà essere accompagnata da slogan semplicistici ma con ragionamenti chiari, fondati antropologicamente”.
Uomini, donne, bambini, anziani, malati dell’Unitalsi, tutti i presenti in piazza hanno applaudito e ascoltato con interesse ogni parola proclamata dal palco allestito proprio davanti al Comune cittadino, in particolare le testimonianze di due famiglie del Rinnovamento nello Spirito e del Cammino Neocatecumenale. Hanno poi assistito al video che ha espresso il “Sì alla famiglia” attraverso le più belle parole spese per questa “cellula fondamentale della società”. Dal Maschio e femmina li creò della Genesi, a La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo di Aristotele, fino a La famiglia è la patria del cuore di Giuseppe Mazzini. Come pure l’omelia di Benedetto XVI all’Incontro delle famiglie di Milano, e i pensieri dei Beati Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, e di Papa Bergoglio.
A suggellare l’incontro, infine, la fiaccolata fino al Duomo, dove il vescovo Graziani ha accolto il corteo ricordando la responsabilità dei laici ed esortando ad essere “più audaci” a rispondere ai richiami per difendere la sacra istituzione della famiglia. In questo, ha concluso il presule, ci accompagna la Vergine Maria, “Colei che è Madre bellissima, tutta santa e onnipotente per grazia di Dio”.
S. Cernuzio
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Nella mentalità corrente manifestare a difesa della famiglia naturale equivale a dichiararsi omofobi. Per questo, al raduno Difendiamo la famiglia naturale! svoltosi ieri a Crotone, l’avvocato Giancarlo Cerrelli ha voluto subito chiarire: “Questa non è una manifestazione omofoba”. Anzi, ha aggiunto richiamando il Catechismo della Chiesa Cattolica, “siamo qui per denunciare ogni violenza, insulto o minaccia alle persone omosessuali ed è giusto che gli omosessuali siano accolti con rispetto, compassione, delicatezza”.
Da qui, però, a favorire matrimoni tra persone dello stesso sesso o adozioni a coppie gay c’è un abisso. Perché la famiglia è un’altra cosa. Punto. E il vicepresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici italiani lo ha sottolineato con vigore davanti alla piazza gremita da un migliaio di persone provenienti da 22 associazioni e movimenti cattolici. “La famiglia non è stata creata dallo Stato, ma lo precede” ha detto; essa è frutto perfetto della creatività del Creatore, che “l’ha fondata come istituzione”, e quindi - ha rimarcato Cerrelli - “l’uomo non può distruggerla, ma solo deturparla”.
Ci pensano i mezzi di comunicazione, infatti con fiction e talk show, ad alterare il concetto di famiglia, se non il concetto stesso di natura, i quali – ha osservato l’avvocato – “tendono a fare il lavaggio del cervello, e insegnano che è normale chiudere un matrimonio se non c’è più amore, che sono accettabili i rapporti omosessuali ecc”. Ma ci pensa anche l’ideologia del gender che, dal 1994, con la prima Risoluzione del Parlamento Europeo, ha avviato un processo di demolizionedell’idea di sesso biologico per lasciare il posto a quella di genere, come costrutto sociale e culturale. E ci pensano proposte come quella del Comune di Crotone di approvare il Registro delle Unioni Civili, o il disegno di legge contro l'omofobia e la transfobia all’esame del Parlamento, a predisporre dispositivi tendenti a depotenziare sempre più la famiglia naturale, quella cioè formata da uomo e donna secondo il progetto primordiale di Dio.
Lo ha evidenziato bene l’arcivescovo Domenico Graziani nel messaggio per l’occasione, letto dalla dott.ssa Tiziana Salatino: “Sono in atto strategie che minano l’integrità della famiglia proiettandola in una prospettiva apparentemente più coinvolgente, in realtà tutta ideologica”. Di fronte a questo scenario, allora, cosa fare? Stare a guardare mentre la “dittatura del relativismo”, come la chiamava Benedetto XVI, schiaccia uno ad uno i valori fondanti della vita? Oppure - ha chiesto Cerrelli – aspettare che le future generazioni vedano trasformate in leggi idee come quella proposta via web “da un noto movimento politico”? Ovvero: “Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti”.
Papa Francesco nel discorso agli universitari romani lo ha detto esplicitamente: “Non guardate la vita dal balcone, ma vivete le sfide del mondo contemporaneo”. Ben vengano, quindi, iniziative popolari come quella di ieri dove una folla “non anonima” di laici responsabili ha ricordato che una verità c’è ed è quella data dalla “imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo”, come ha detto Cerrelli, citando Ratzinger. A dispetto di quel relativismo etico che fa credere che non esista una verità, ma che “tutti abbiano diritto a tutto”.
“Il fine di questo incontro non è di giudicare o non rispettare la dignità di ogni persona”, ha affermato la dott.ssa Antonella Cernuzio, in apertura dell’incontro, ma di “prestare la voce ad ogni famiglia di questa città, di questa nazione, di tutte le nazioni della terra, affinché non possano essere promulgate leggi che, non solo non sostengono la famiglia naturale, sminuendone la dignità e i bisogni, ma che addirittura non rispettino la libertà di educare i figli, secondo le proprie tradizioni e il proprio credo”. La manifestazione, ha chiosato l’avvocato Cerrelli, “non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La nostra azione dovrà quindi proseguire diventando missionari del buon senso. Non dovrà essere accompagnata da slogan semplicistici ma con ragionamenti chiari, fondati antropologicamente”.
Uomini, donne, bambini, anziani, malati dell’Unitalsi, tutti i presenti in piazza hanno applaudito e ascoltato con interesse ogni parola proclamata dal palco allestito proprio davanti al Comune cittadino, in particolare le testimonianze di due famiglie del Rinnovamento nello Spirito e del Cammino Neocatecumenale. Hanno poi assistito al video che ha espresso il “Sì alla famiglia” attraverso le più belle parole spese per questa “cellula fondamentale della società”. Dal Maschio e femmina li creò della Genesi, a La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo di Aristotele, fino a La famiglia è la patria del cuore di Giuseppe Mazzini. Come pure l’omelia di Benedetto XVI all’Incontro delle famiglie di Milano, e i pensieri dei Beati Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, e di Papa Bergoglio.
A suggellare l’incontro, infine, la fiaccolata fino al Duomo, dove il vescovo Graziani ha accolto il corteo ricordando la responsabilità dei laici ed esortando ad essere “più audaci” a rispondere ai richiami per difendere la sacra istituzione della famiglia. In questo, ha concluso il presule, ci accompagna la Vergine Maria, “Colei che è Madre bellissima, tutta santa e onnipotente per grazia di Dio”.
S. Cernuzio
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Familias cristianas unidas por 8º año: el día 29, en Plaza Colón de Madrid: conexión con Francisco
Fri, 13 Dec 2013 16:03:00
La conexión vía satélite con el Ángelus dominical que el Papa Francisco preside en la Plaza de San Pedro formará parte de los actos del Encuentro de Familias Cristianas en Madrid (España), el 29 de diciembre, Fiesta de la Sagrada Familia.
Las actividades se inician el viernes 27 con una campaña de oración, según anunció el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia y Defensa de la Vida, el obispo de Alcalá, Juan Antonio Reig Pla.
Ocho años de tradición
Desde hace ocho años tiene lugar a fines de diciembre el Encuentro de Familias Cristianas en la capital española.
En este año el lema elegido es “La familia, un lugar privilegiado” y la organización ha hablado de unas previsiones de "más de medio millón" de asistentes, entre españoles y extranjeros.
El obispo Reig Pla advirtió durante la presentación de los actos previos y centrales que "nunca ha sido tan maltratada la familia natural por las leyes en España como hasta ahora".
La exhortación de Francisco, contra el aborto
En ese sentido, el obispo citó la exhortación apostólica Evangelii Gaudium, en la que el Papa Francisco señaló que "nunca puede ser progresista una ley que permita la muerte de los inocentes".
El Prelado manifestó su deseo de que "España a través de sus leyes fuera el país donde más se respetara la vida humana, y donde no se destruya nunca una vida inocente ni se utilice la libertad para destruir vidas humanas. Un país que se sintiera orgulloso de defender y proteger a las madres de tal manera que ninguna tuviera que recurrir al aborto. Ése es el país que yo sueño y por el que trabajo todos los días".
El Prelado ha precisado que "convocamos anualmente este Encuentro de las Familias Cristianas porque estamos convencidos de que la familia es y sigue siendo el lugar primario donde se forma el sentido fundamental de la existencia para cada ser humano".
Hacer visibles los matrimonios cristianos
Reig Pla ha explicado que de esta manera "se hace visible una multitud de matrimonios que, a pesar de las dificultades de la crisis, continúan aportando a España el bien de la fidelidad conyugal, la estabilidad de sus familias y la muchedumbre de sus hijos".
Por eso ha subrayado también que "el secreto de estas familias está en la humildad y sabiduría de edificar sus casas sobre la roca que es Cristo y en el apoyo de sus hermanos en las comunidades cristianas de la Iglesia".
"Una vez más la Plaza de Colón en Madrid se convertirá en la Plaza de las Familias de Europa. Junto a quienes nos visiten de otros países europeos queremos mostrar la belleza de la familia cristiana", ha destacado el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia.
Necesitas un navegador que soporte iframes para poder ver este contenido.
Actividades ya desde el viernes 27
La coordinadora de contenidos de la delegación de actos públicos de la Archidiócesis de Madrid, Mar Ripoll, explicó que desde el viernes 27 de diciembre, en los jardines del Descubrimiento de Madrid, se dispondrá una carpa en la que estará expuesto el Santísimo Sacramento durante 33 horas de manera ininterrumpida, para que abuelos, hijos y nietos puedan participar de esta adoración Eucarística.
Además el dinero que se recaude durante esos días irá destinado a la ayuda de las familias más necesitadas de Madrid.
Según ha explicado el P. Fernando Simón, delegado de Familia de la diócesis de Madrid, junto a la carpa de la Adoración se instalará otra dedicada a “los pajes de los Reyes Magos”.
Las cartas de los Reyes, a los monasterios
Los niños entregarán sus cartas con los regalos materiales que desean, pero también con otros deseos "que sólo Dios puede cumplir".
Esas peticiones, indicó el sacerdote, "serán entregadas a los monasterios de vida contemplativa de todo Madrid para que durante todo el año estén estas almas consagradas intercediendo por las familias, por esas peticiones que las familias han puesto en esas cartas".
Kiko Argüello predicará el kerygma
El domingo 29 el acto del encuentro de las Familias Cristianas en la Plaza de Colón de Madrid comenzará a las 10.30. Kiko Arguello, iniciador del Camino Neocatecumenal predicará el kerygma y junto con el arzobispo de Madrid, el cardenal Antonio María Rouco Varela, enviará a unas 100 familias a evangelizar en territorios de misión.
A las 11 de la mañana, habrá cuatro testimonios en los que según el P. Fernando Simón, "se pretende mostrar de modo visible que hay algo grandioso digno de belleza y que es de lo más grande que tenemos los seres humanos que es un hogar en el que eres amado para siempre, que es lo que todo el mundo desea".
A las 12 horas, poco antes del inicio de la Misa, se conectará en directo con el Ángelus que el Papa Francisco rezará desde el Vaticano.
La Eucaristía estará presidida por el Cardenal Rouco Varela y está previsto que asista el Prefecto de la Congregación para el Culto Divino y la Disciplina de los Sacramentos, Cardenal Antonio Cañizares, además de entre 30 y 40 Obispos españoles, junto con otros de fuera de España.
Más información, como en años anteriores, en:
www.porlafamiliacristiana.es
Fri, 13 Dec 2013 16:03:00
La conexión vía satélite con el Ángelus dominical que el Papa Francisco preside en la Plaza de San Pedro formará parte de los actos del Encuentro de Familias Cristianas en Madrid (España), el 29 de diciembre, Fiesta de la Sagrada Familia.
Las actividades se inician el viernes 27 con una campaña de oración, según anunció el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia y Defensa de la Vida, el obispo de Alcalá, Juan Antonio Reig Pla.
Ocho años de tradición
Desde hace ocho años tiene lugar a fines de diciembre el Encuentro de Familias Cristianas en la capital española.
En este año el lema elegido es “La familia, un lugar privilegiado” y la organización ha hablado de unas previsiones de "más de medio millón" de asistentes, entre españoles y extranjeros.
El obispo Reig Pla advirtió durante la presentación de los actos previos y centrales que "nunca ha sido tan maltratada la familia natural por las leyes en España como hasta ahora".
La exhortación de Francisco, contra el aborto
En ese sentido, el obispo citó la exhortación apostólica Evangelii Gaudium, en la que el Papa Francisco señaló que "nunca puede ser progresista una ley que permita la muerte de los inocentes".
El Prelado manifestó su deseo de que "España a través de sus leyes fuera el país donde más se respetara la vida humana, y donde no se destruya nunca una vida inocente ni se utilice la libertad para destruir vidas humanas. Un país que se sintiera orgulloso de defender y proteger a las madres de tal manera que ninguna tuviera que recurrir al aborto. Ése es el país que yo sueño y por el que trabajo todos los días".
El Prelado ha precisado que "convocamos anualmente este Encuentro de las Familias Cristianas porque estamos convencidos de que la familia es y sigue siendo el lugar primario donde se forma el sentido fundamental de la existencia para cada ser humano".
Hacer visibles los matrimonios cristianos
Reig Pla ha explicado que de esta manera "se hace visible una multitud de matrimonios que, a pesar de las dificultades de la crisis, continúan aportando a España el bien de la fidelidad conyugal, la estabilidad de sus familias y la muchedumbre de sus hijos".
Por eso ha subrayado también que "el secreto de estas familias está en la humildad y sabiduría de edificar sus casas sobre la roca que es Cristo y en el apoyo de sus hermanos en las comunidades cristianas de la Iglesia".
"Una vez más la Plaza de Colón en Madrid se convertirá en la Plaza de las Familias de Europa. Junto a quienes nos visiten de otros países europeos queremos mostrar la belleza de la familia cristiana", ha destacado el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia.
Necesitas un navegador que soporte iframes para poder ver este contenido.
Actividades ya desde el viernes 27
La coordinadora de contenidos de la delegación de actos públicos de la Archidiócesis de Madrid, Mar Ripoll, explicó que desde el viernes 27 de diciembre, en los jardines del Descubrimiento de Madrid, se dispondrá una carpa en la que estará expuesto el Santísimo Sacramento durante 33 horas de manera ininterrumpida, para que abuelos, hijos y nietos puedan participar de esta adoración Eucarística.
Además el dinero que se recaude durante esos días irá destinado a la ayuda de las familias más necesitadas de Madrid.
Según ha explicado el P. Fernando Simón, delegado de Familia de la diócesis de Madrid, junto a la carpa de la Adoración se instalará otra dedicada a “los pajes de los Reyes Magos”.
Las cartas de los Reyes, a los monasterios
Los niños entregarán sus cartas con los regalos materiales que desean, pero también con otros deseos "que sólo Dios puede cumplir".
Esas peticiones, indicó el sacerdote, "serán entregadas a los monasterios de vida contemplativa de todo Madrid para que durante todo el año estén estas almas consagradas intercediendo por las familias, por esas peticiones que las familias han puesto en esas cartas".
Kiko Argüello predicará el kerygma
El domingo 29 el acto del encuentro de las Familias Cristianas en la Plaza de Colón de Madrid comenzará a las 10.30. Kiko Arguello, iniciador del Camino Neocatecumenal predicará el kerygma y junto con el arzobispo de Madrid, el cardenal Antonio María Rouco Varela, enviará a unas 100 familias a evangelizar en territorios de misión.
A las 11 de la mañana, habrá cuatro testimonios en los que según el P. Fernando Simón, "se pretende mostrar de modo visible que hay algo grandioso digno de belleza y que es de lo más grande que tenemos los seres humanos que es un hogar en el que eres amado para siempre, que es lo que todo el mundo desea".
A las 12 horas, poco antes del inicio de la Misa, se conectará en directo con el Ángelus que el Papa Francisco rezará desde el Vaticano.
La Eucaristía estará presidida por el Cardenal Rouco Varela y está previsto que asista el Prefecto de la Congregación para el Culto Divino y la Disciplina de los Sacramentos, Cardenal Antonio Cañizares, además de entre 30 y 40 Obispos españoles, junto con otros de fuera de España.
Más información, como en años anteriores, en:
www.porlafamiliacristiana.es
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