mercoledì 4 dicembre 2013

Avvento: Cammino ... conversione con Maria 8 dicembre 2013 II Domenica Avvento


... cammino di conversione con Maria, la Mamma di Gesù
Nel cammino, spesso difficile, non siamo soli, siamo in tanti, siamo un popolo, e lo sguardo della Madonna ci aiuta a guardarci tra noi in modo fraterno.
Guardiamoci in modo più fraterno! Maria ci insegna ad avere quello sguardo
che cerca di accogliere, di accompagnare, di proteggere.
Impariamo a guardarci gli uni gli altri sotto lo sguardo materno di Maria!
Ci sono persone che istintivamente consideriamo di meno e che invece ne hanno più bisogno:
i più abbandonati, i malati, coloro che non hanno di che vivere, coloro che non conoscono
Gesù, i giovani che sono in difficoltà, i giovani che non trovano lavoro.
Non abbiamo paura di uscire e guardare i nostri fratelli e sorelle con lo sguardo della Madonna,
Lei ci invita ad essere veri fratelli.
E non permettiamo che qualcosa o qualcuno si frapponga tra noi e lo sguardo della Madonna. Madre, donaci il tuo sguardo! Nessuno ce lo nasconda!
Il nostro cuore di figli sappia difenderlo da tanti parolai che promettono illusioni;
da coloro che hanno uno sguardo avido di vita facile, di promesse che non si possono compiere.
Non ci rubino lo sguardo di Maria, che è pieno di tenerezza, che ci dà forza,
che ci rende solidali tra noi. Tutti diciamo:
Madre, donaci il tuo sguardo! Madre, donaci il tuo sguardo! Madre, donaci il tuo sguardo!



4 dicembre 2013 da  segnideitempi.blogspot.it

Udienza del 4 dicembre 2013
La nostra risurrezione è strettamente legata alla risurrezione di Gesù; il fatto che Egli è risorto è la prova che esiste la risurrezione dei morti.
Gesù è venuto tra noi, si è fatto uomo come noi in tutto, eccetto il peccato; in questo modo ci ha presi con sé nel suo cammino di ritorno al Padre. Egli, il Verbo incarnato, morto per noi e risorto, dona ai suoi discepoli lo Spirito Santo come caparra della piena comunione nel suo Regno glorioso, che attendiamo vigilanti. Questa attesa è la fonte e la ragione della nostra speranza: una speranza che, se coltivata e custodita, – la nostra speranza, se noi la coltiviamo e la custodiamo – diventa luce per illuminare la nostra storia personale e anche la storia comunitaria. 
Ricordiamolo sempre: siamo discepoli di Colui che è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine. Se riuscissimo ad avere più presente questa realtà, saremmo meno affaticati dal quotidiano, meno prigionieri dell’effimero e più disposti a camminare con cuore misericordioso sulla via della salvezza.

Noi che in questa vita ci siamo nutriti del suo Corpo e del suo Sangue risusciteremo come Lui, con Lui e per mezzo di Lui. Come Gesù è risorto con il suo proprio corpo, ma non è ritornato ad una vita terrena, così noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno trasfigurati in corpi gloriosi. Ma questa non è una bugia! Questo è vero. Noi crediamo che Gesù è risorto, che Gesù è vivo in questo momento. Ma voi credete che Gesù è vivo? E se Gesù è vivo, voi pensate che ci lascerà morire e non ci risusciterà? No! Lui ci aspetta, e perché Lui è risorto, la forza della sua risurrezione risusciterà tutti noi.
Già in questa vita abbiamo in noi una partecipazione alla Risurrezione di Cristo. Pertanto, in attesa dell’ultimo giorno, abbiamo in noi stessi un seme di risurrezione, quale anticipo della risurrezione piena che riceveremo in eredità. Per questo anche il corpo di ciascuno di noi è risonanza di eternità, quindi va sempre rispettato; e soprattutto va rispettata e amata la vita di quanti soffrono, perché sentano la vicinanza del Regno di Dio, di quella condizione di vita eterna verso la quale camminiamo. 



Un video bellissimo sulla VITA
https://www.youtube.com/watch?v=AkcPQ7EwNtc&feature=youtube_gdata_player

La "primavera" della Chiesa



Il  tweet di Papa Francesco: "50 anni fa il Vaticano II ha parlato di comunicazione. Ascoltiamo, dialoghiamo e portiamo a Cristo tutti coloro che incontriamo nella vita. " (4 dicembre 2013)

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La Repubblica, 4 dicembre 2013

di ENZO BIANCHI
Papa Francesco ci ha donato senza troppe dilazioni l’esortazione post-sinodale secondo i voti dei padri del Sinodo sulla nuova evangelizzazione (ottobre 2012), al quale ho partecipato come esperto chiamato da Benedetto XVI. L’evangelizzazione vi è  presentata nell’ottica della gioia cristiana, perché il Vangelo è sempre un gioioso annuncio. >>>




Omelie 8 dicembre 2013 II Domenica Avvento


  1. Angelo Casati
  2. Antonio Savone    
  3. Claudio Doglio 
  4. Giovanni Nicolini 

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