martedì 14 febbraio 2017

La festa dell'Amore...


La festa dell’amore. Dovrebbe esser la nostra festa.
Ce lo ricorda pure Jung: «Non pare che l’amore sia cosa da poco: è Dio stesso.»
Ermes riesce a esprimere in parole quello che sento, e dunque non mi sforzo di trovarne altre, te le regalo. Meglio di così non si può.
“Nella sua prima Lettera di Giovanni definisce i cristiani così: “Noi abbiamo creduto all’amore”(1 Gv 4,16). Non so se ci abbiamo mai pensato, ma se ci chiedono: “Tu cristiano a cosa credi?” viene spontaneo dire: a Dio, a Gesù Cristo, alla vita eterna, la Chiesa.
Ma Giovanni risponde: “Noi cristiani crediamo all’amore”. Non si crede ad altro, non all’onnipotenza, all’onniscienza o all’eternità di Dio, queste cose non ci prendono il cuore. Si crede all’amore, perché Dio è amore. E questo è capitale, perché credere all’amore lo può anche il non credente, lo può anche colui che è ateo. L’esperienza dell’amore è una esperienza universale che l’uomo è capace di fare in tutte le culture, in tutte le vie religiose o anche senza l’ipotesi religiosa. Esperienza del cuore ardente dell’essere: una scheggia di Dio, infuocata, è l’amore.
Sono sempre più convinto che avvicinare i giovani oggi, quelli che vivono situazioni irregolari, per esempio nel campo del matrimonio, della sessualità, accostarli con il linguaggio del divieto, del giudizio, della regola è assurdo e forse perfino criminale, significa allontanarli per un lungo tempo dalla Chiesa. Ciò che noi dovremmo cercare di far capire anche ai non credenti, alle nuove generazioni: ciò che è importante è credere all’amore!
Credi, vale a dire fidati dell’amore. Abbi fiducia nell’amore in tutte le sue forme, come forma della terra, come forma del vivere, come forma di Dio. Non fidarti di altre forze, non dell’intelligenza, non del denaro, non del numero o della forza della giovinezza. Dare e ricevere amore è ciò su cui si pesa la beatitudine della vita.
Quando vedete dei ragazzi innamorati non fate i sospettosi, l’innamoramento è una esperienza mistica, l’unica per la maggioranza delle persone. E’ una esperienza mistica, allo stato selvatico. Lì annunciare che c’è il Paradiso.”
E termino con le parole del maestro Vannucci: “Quando tu sarai capace di ringraziare il Signore perché due creature sulla terra si amano, di ringraziare e di godere perché nel mondo c’è amore, in quel preciso momento sarai molto avanti nel cammino spirituale”.
Oggi ho proprio voglia di fare un bel salto in avanti nel mio cammino spirituale…
Fra Giorgio Bonati


                                                         zakvanbiljon.com/aerochrome

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