mercoledì 11 gennaio 2017

Fidati di Me.






Sono andato a rileggere le mie parole delle settimane a Sestri. Inizio a regalarti la prima.
Come sai, amico caro, mi sono regalato una settimana al mare: di pace, di silenzio e di…svuotamento. Si, ho cercato di svuotarmi, di liberarmi dai tanti e troppi pensieri che la vita mi butta addosso.
Se hai 5 minuti, ti racconto qualcosa di come è andata.
In questi giorni ho semplicemente tentato di accorgermi delle piccole cose che quotidianamente mi sono regalate ma che non ho il tempo di “vedere” e “far mie”.
Le briciole di pane davanti alla cucina sotto la mia stanza sono state la classica “provvidenza”.
Così scrivevo martedì mattina:
“Ho iniziato a <sentire> il mio nuovo giorno non celebrando le lodi e la messa o sbirciando le notizie del mondo…ma quando mi sono soffermato sulle briciole. Ho sentito in quegli istanti il cuore battere, gli occhi scrutare e farsi attenti e attendere un nulla prima di vedere un merlo atterrare sicuro sulla sua colazione. Un uccellino, uscito direttamente dalle mani di un pittore in bianco e nero, è invece appostato e scruta. Attende il suo turno, e quando giunge non si avventa sulle briciole: nel suo doppiopetto, col suo portamento, sembra un signore, anche a mangiare. E quando arriva un passerottino, non lo degna di uno sguardo, cosa che invece fa di buon grado il piccolo, saltellando contento qua e la.”
Ho scritto altre cose in questi giorni, ma sono solo mie.
Ritorniamo a noi, al resoconto della settimana: un colore mi ha accompagnato, costante, ogni istante, senza distrarsi, in questi giorni: il grigio.
Il grigio del cielo e il grigio del mare, della sabbia e dei sassi, il grigio della matita e del pc, dei miei pensieri, del mio maglione, del mio umore.
Il grigio è stato per me il colore del verbo svuotare, e devo dire che ha fatto il suo bel lavoro. Ha tenuto in scacco la mente ed il cuore, non li ha mollati, mai, e così mi sono sentito vuoto, senza radici, senza ali, e si, anche senza Dio.
La prima cosa che il primo giorno ho raccolto in riva al mare è stato un pezzo di legno, grigio, puzzolente, con su Gesù. E’ stato con me, vicino a me, sempre, senza dir nulla, morto sulla sua croce, sfigurato, consumato, contorto.
E’ proprio così Lui: se deve starsene buono, in disparte, contaci, lo sarà. 
Non deve per forza farsi sentire, e richiamare su di se l’attenzione, e consolare…
Se devi svuotarti, anche Lui si lascia emarginare e non ti regala, per una settimana intera, neppure un raggio di sole che sia uno, ma non fa piovere, perché sa che devi immergerti nel grigio di ogni giorno, meno l’ultima mattina, quella che serve per fare un po’ di resoconto e che hai deciso di passare a scrivere, per fare un regalo.
Potrò mai ringraziare un Dio così, che non deve a tutti i costi accendere la luce, ma che pazienta, facendosi grigio, facendosi mare e cielo, e sabbia e sassi, e matita e pc, invisibile nei miei pensieri, sottilissimo filo di lana del mio maglione, muto nel mio cuore.
E’ anche così il mio Dio, presente nell’assenza.
Amico caro, ti ho raccontato un po’ di me, cosa che di solito non è facile succeda. Prendilo come un regalo, un regalo personale, perché viene da dentro. Piglia solo ciò che ti piace, non ciò che serve, perché Dio non può “servirci” per le nostre cose, ma solo essere guardato e gustato.
Le ore che ho trascorso in preghiera con i frati sono l’altro piccolo regalo promesso: le nostre preghiere, nonostante me, sono salite insieme al Cielo, ne sono sicuro!
Ed ora, eccomi pronto a tornare. Spero di essere un po’ più capace di ascoltare, quantomeno ne ho un po’ più voglia. E se anche a te qualche volta verrà voglia di raccontare un po’ di te, fatti sotto, non aspettare che la luce si accenda da sola: ti prometto di essere un buon orecchio!
Grazie per aver condiviso un po’ del tuo tempo con me.

Fra Giorgio Bonati

by giuma56

Il Signore sia accanto a te
 per indicarti la giusta via.
 Il Signore sia accanto a te
 per abbracciarti e proteggerti.
 Il Signore sia dietro di te
 per preservarti dai malvagi.
 Il Signore sia sotto di te
 per sorreggerti quando cadi.
 Il Signore sia dentro di te
 per consolarti quando sei triste.
 Il Signore sia intorno a te
 per difenderti da ogni attacco.
 Il Signore sia su di te
 per benedirti.
 Così ti benedica l'Iddio pieno di bontà.

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