mercoledì 14 dicembre 2016

Una favola legata al dito


La prima favola di Romena

Una favola. Pubblicata da noi di Romena. E’ una prima volta, e come tutte le prime volte, ci emoziona. E non poco. Sabato scorso l’autrice, Samuela Brunamonti, l’ha presentata per la prima volta davanti a un foltissimo pubblico, nella sua Follonica. Ora possiamo dire davvero che la sua, la nostra favola legata al dito ha cominciato il suo viaggio.

Non posso anticiparvi molto sulla storia, posso però dirvi che ha ragione Paola Zannoner,amatissima scrittrice per ragazzi, quando scrive che, chi leggerà questo racconto, dedicato ai bambini di tutte le età, “rimarrà  affascinato e sorpreso dalla bellezza della narrazione, dalla sua leggerezza, gioia, simbolicità”. E’ una bella, poetica storia, che respira l’aria di Romena, come provo a spiegare in questa lettera aperta, che ho dedicato alla sua autrice, ringraziandola a nome di tutti noi per questo dono di poesia e di leggerezza…

15356537_240363059717156_795521841954586384_nNon potevi dirlo meglio, Samuela. Non poteva essere più bella la tua fiaba. Non potevano contenere più colori le tue parole.
Sfoglio il tuo libro tra le mani e per la prima volta mi sento ciò che non sono, un editore.
Non so neppure cosa significhi quella parola, però mi piace che consista in questo: aver cercato di dare una casa al tuo sogno.

Una favola. Me la inviasti di getto, una condivisione creativa tra amici. Ma quella favola non corse il rischio di annacquarsi nel fiume delle mail. Era luce, luce allo stato puro.
Tutto questo non bastava a farla diventare un libro. Ci volevano molte altre cose. La tua perseveranza, per esempio. Una perseveranza libera da ogni narcisismo: tu sentisti da subito, dopo che l’avevi scritta, che la tua favola ti aveva oltrepassato. Come una madre, il tuo compito era di accudirla. Così trovasti chi, Deborah, ceramista e Andrea, artista delle foto, poteva darle il giusto accompagnamento di colori e di forme.
Così cercasti chi poteva trasformare tutto questo in un libro.

15319310_10209917774253845_6193168382858070652_nE’ bene dire, per chi non lo sa, che Romena c’entra molto con la storia che è all’origine della favola. Romena ti ha conosciuta giovanissima, ti ha poi visto donna, donna innamorata e poi moglie, di Davide. Ti avrebbe conosciuto anche madre felice di Daniele, ma a quel punto la storia è diventata un cavallo imbizzarrito: in una mattina un incidente stradale ha portato via Davide, togliendo a te il compagno che avevi scelto e a Daniele il diritto di crescere col suo babbo.

Eppure hai scritto una favola. Una favola che il cuore ti ha saputo dettare non per risarcire le ferite, ma per orientarle. Una favola per dire che l’assenza è enorme, ma che l’amore è più grande, e che possiamo fidarci della sua energia infinita.
Per primo hai pensato a Daniele, ovviamente. E’ lui il primo destinatario della favola.
E’ l’amore verso di lui e verso il suo babbo all’origine dell’alchimia creativa che ti ha inondato il cuore, e che tu hai saputo trasformare in una storia.
La tua favola dovrà scortarlo lungo i passi della vita, dovrà crescere con lui, dovrà contagiarlo con la sua luce anche nei momenti più bui.

15391007_10209917760453500_5868674214416878443_nMa questa storia ha orizzonti ancora più larghi. L’hai scritta pensando ai tanti bambini e ragazzi che hai conosciuto e conoscerai (sei o non sei una brava insegnante?).
L’hai scritta per tutti quei bambini interiori che si sono persi nei meandri cerebrali di noi adulti. L’hai scritta per offrire a tutti un tocco di leggerezza, di purezza, di poesia.
Non c’è dubbio Samuela, la tua favola ha un enorme pubblico potenziale.
Un buon editore deve pensare anche a questo, no?
Ti abbraccio

[…]

La prima favola di Romena


https://romenablog.wordpress.com/2016/12/13/la-prima-favola-di-romena/

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