martedì 8 novembre 2016

“O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.”



Che bello iniziare la giornata con queste parole di Isaia nella lode mattutina: “O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.”
E’ come dire che tutto ciò che ti serve per placare la sete, ti è dato, gratuitamente. Ma l’invito vero è più sottile: bisogna esser assetati, bisogna aver sete di vita, di amore, di nuovo, di bellezza. Se non parte da te il desiderio di qualcosa, non te ne accorgerai mai di tutto quello che ti è donato. 
Oggi abbiamo desideri così piccoli, e forse perché ci lasciamo fregare dalla mentalità corrente che ti fa sognare una cosa, te la dà a ‘poco prezzo’ e subito te ne fa sorgere un’altra. Quante cose sostituiamo senza una reale necessità, solo per star dietro alle novità?
C’è almeno da rendersene conto, per saper distinguere la sete vera da quella falsa, esteriore.
Scomodo Erasmo da Rotterdam stamane per fermarmi a riflettere: “L’uomo non ama il cambiamento, perché cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerità mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrità e fare del tempo lo stagno della propria esistenza.”
Il freddo pungente di queste mattine ci inviti a risvegliare la sete vera.
Fra  Giorgio Bonati

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