Goodbye Zaha
| by Bariom |
31 ottobre 1950 | Baghdad | Iraq
31 marzo 2016 |Miami | Florida | Stati Uniti
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MAXXI, Rome, Italy, Zaha Hadid - UNICAM -
Zaha Hadid davanti al Museo Riverside di Glasgow, in Scozia (Jeff J Mitchell/Getty Images)
La donna più famosa della storia dell'architettura, l'unica a essere chiamata per nome, è morta troppo presto per tutto, spiega il critico del Washington Post
Gli architetti spesso vivono a lungo. Frank Lloyd Wright fino a 91 anni e Ieoh Ming Pei è ancora vivo a 98, che è la stessa età in cui morì Philip Johnson. Anche per questo motivo la notizia della morte di Zaha Hadid – avvenuta giovedì 31 marzo all’età di 65 anni a Miami, dove era ricoverata per una bronchite – è stata sconvolgente. Ma lo è stata soprattutto perché Hadid, la prima donna ad aver vinto il Pritzker, il prestigioso premio di architettura, era una delle personalità di maggiore rilievo nell’architettura contemporanea, conosciuta per essere un’innovatrice e un’anticonformista dal carattere autoritario, che sopportava poco gli sciocchi. Ci vorranno anni, se non decenni, per mettere in ordine quel che lascia. Tra i progetti più importanti di Hadid ci sono l’Aquatics Center di Londra, costruito per le Olimpiadi del 2012, la sede dell’Opera di Guangzhou in Cina del 2010, e il Centro culturale Heydar Aliyev a Baku, in Azerbaigian, finito nel 2012...continua
>>> Le opere più belle di Zaha Hadid, grande architetto
MAXXI Museo delle Arti del XXI Secolo - Vivere l'architettura # 2.3
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