Queste sono le fiabe
DAISY ZAMORA
FIABE
Biancaneve rifiutò di fare la serva ai nani,
e non le permisero di entrare in casa.
Cenerentola denunciò per maltrattamenti la sua matrigna.
Senza fucile non entro nel bosco, disse Cappuccetto,
dopo che il lupo la seguì per la prima volta.
(La nonna non ha mai aperto la porta senza prima guardare).
Pelle d’Asino osò denunciare l’incesto di suo padre.
La Sirenetta non morì d’amore. Nemmeno si illuse
che un principe l’avrebbe sposata.
Quando la Bella incontrò la Bestia, lo amò com’era,
senza aspettare qualche tipo di miracolo.
Riccioli d’Oro non provò neppure ad assaggiare la minestra;
gli orsi l’avrebbero divorata all’istante.
La Principessa sul Pisello non accettò di dormire
sopra tanti materassi, e gridò che se dubitavano
del suo lignaggio, andassero tutti all’inferno.
Alice non viaggiò mai nel Paese delle Meraviglie
e la Bella Addormentata si coricò, annoiata,
perché non le permettevano mai di fare quello che voleva.
Queste sono le fiabe, figlia mia.
La vita si incaricherà di raccontartele.
e non le permisero di entrare in casa.
Cenerentola denunciò per maltrattamenti la sua matrigna.
Senza fucile non entro nel bosco, disse Cappuccetto,
dopo che il lupo la seguì per la prima volta.
(La nonna non ha mai aperto la porta senza prima guardare).
Pelle d’Asino osò denunciare l’incesto di suo padre.
La Sirenetta non morì d’amore. Nemmeno si illuse
che un principe l’avrebbe sposata.
Quando la Bella incontrò la Bestia, lo amò com’era,
senza aspettare qualche tipo di miracolo.
Riccioli d’Oro non provò neppure ad assaggiare la minestra;
gli orsi l’avrebbero divorata all’istante.
La Principessa sul Pisello non accettò di dormire
sopra tanti materassi, e gridò che se dubitavano
del suo lignaggio, andassero tutti all’inferno.
Alice non viaggiò mai nel Paese delle Meraviglie
e la Bella Addormentata si coricò, annoiata,
perché non le permettevano mai di fare quello che voleva.
Queste sono le fiabe, figlia mia.
La vita si incaricherà di raccontartele.
(da A cada quién la vida, 1993)
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La realtà che irrompe improvvisa nel mondo delle fiabe: è quello che si immagina la poetessa nicaraguense Daisy Zamora (Managua, 1950). Quel mondo indeterminato e inverosimile dove si compiono la magia e il meraviglioso è solo un’ingenua proiezione della mente, un tessuto di usanze e credenze che cozzano contro il reale e la poetessa si diverte a frantumarlo come una casa di specchi.
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ILLUSTRAZIONE © KAI FINE ART
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------LA FRASE DEL GIORNO
La vita ha le parole che può, la fiaba le parole che deve.
ALDO BUSI, Guancia di tulipano
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