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Quel porridge di San Giuseppe per Gesù.
Solo in dieci Paesi di tradizione cattolica la festa del papà cade nel giorno di San Giuseppe, altri, seguendo una tradizione metodista, preferiscono la terza domenica di giugno. In Italia la si festeggia dal 1968 ed è spesso accompagnata da grandi falò e piatti singolari. Molto prima della questione Luterana, del resto, il ritratto di Giuseppe alle prese coi fornelli non era cosa insolita. Nel bellissimo altare della Passione di Conrad von Soest, in Vestfalia (Germania), vediamo san Giuseppe inginocchiato mentre attizza con gran foga un fuoco sopra il quale sta un pentolino. La Madonna, invece, serenamente avvolta da una coperta rossa, come la carità di Dio di cui è ricolma, è seduta sul letto e abbraccia il Divino Infante. Gesù si aggrappa al collo della madre per baciarla.
Come mai la Madre non lo allatta? Contrariamente alla gran fortuna delle Madonne del latte mediterranee, in area tedesca la prova del parto verginale di Maria stava nel fatto che lei non avesse latte. Così è san Giuseppe, il padre, che si occupa della pappa di Gesù. E la pappa è il porridge, alimento indispensabile in molti Paesi d’oltralpe, una crema a base di avena e latte, spesso addolcita con il miele, cara ai bambini. Il porridge di san Giuseppe ha una valenza simbolica: secondo l’oracolo di Isaia, il Messia avrebbe mangiato panna e miele per apprendere la distinzione fra bene e male. Gesù imparerà dalla vita, e dal padre putativo, quel discernimento fra bene e male del quale egli sarà giudice infallibile.
Accanto a san Giuseppe ci sono altri due oggetti, un pitale e una fondina con cucchiaio: sono la prova della veridicità dell’Incarnazione, Cristo è vero uomo. Egli non poté fare a meno di una Madre, ma non volle neppure fare a meno di un padre. Se Maria amò Cristo anche, com’è naturale, attraverso un legame viscerale, san Giuseppe no. Egli visse la sua paternità all’esterno e in modo gratuito. La paternità è il segno grande di qualcuno che, amandoti dall’esterno, diventa estensione delle viscere materne. Nel goffo Giuseppe di Soest a bocconi sul fuoco, risplende dunque l’immagine di un altro papà, quell’Abbà che, pur lontano, è sollecito nella custodia dei suoi figli. La figura paterna negli ultimi anni, a causa della confusione tra i due sessi generata dal movimento femminista e dalla filosofia del gender, è stata fortemente penalizzata. Il buon San Giuseppe che prepara il porridge non testimonia l’emancipazione di una donna, Maria, che si rifiuta di cucinare ma, al contrario, assicura la tenerezza di un amore che ti ama anche dall’esterno, che ti vuole e si prende cura di te.
A cura di Gloria RivaAvvenire 19/03/2015
Immagine web
Giuseppe di Nazareth, l’obbediente a Dio, che orientò tutta la sua vita sulla flebile traccia di alcuni sogni, era della stirpe di Davide ed, a causa del censimento indetto nell’anno di Quirinio, dovette recarsi al luogo d’origine del suo casato, Betlemme,per farsi registrare.Come ben sappiamo, a Betlemme nacque Gesù di cui S. Giuseppe fu il tutore, padre putativo,amorevole e giusto. Normalmente non si ha,anche tra i Cristiani, un’idea ed un concetto abbastanza preciso su S.Giuseppe. I vangeli apocrifi sono pieni di notizie stravaganti o addirittura grottesche. Il primo a prenderne le distanze, e sottolineare invece la grandezza di S.Giuseppe, fu S.Girolamo, seguito a ruota da S.Agostino,S.Francesco e tanti altri. Fu però S.Tommaso d’Aquino a mettere un punto fermo al culto per qst Santo finchè ilpapa Pio IX dichiarò la superiorità di S.Giuseppe su tutti gli altri Santi, e la potenza di intercessione inferiore soltanto alla Madonna.
Leone XIII lo fece patrono delle famiglie:”In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più subblime modello di vigilanza e provvidenza.”
Nel XV secolo veniva invocato contro il flagello della peste e dell’usura. Giuseppe, ultimo dei patriarchi, è anche patrono di coloro che devono lasciare tutto ed Emigrare altrove.
In Scozia è invocato per chiedere il bel tempo o la pioggia, Inoltre è protettore delle fanciulle da marito che usano rivolgersi a Lui per trovare un buon partito tramite la Sua intercessione, ed è altresì invocato da chi cerca casa. Quasi in tutte le località si confezionano particolari dolci che portano il Suo nome. Infine in Sicilia si usa sciogliere un voto con “il banchetto di S.Giuseppe” imbandendo una tavolata per i poveri
Uomo che non solo cerca, ma fa la volontà di Dio, uomo che ama il silenzio e agisce nel silenzio, che vive un’interiorità unita a Dio,per la sua giustizia meritò di stringere tra le braccia, allevare e guidare il Messia promesso, che tanti profeti e Re avevano desiderato di vedere, tuttavia Non vide mai i miracoli di suo figlio, anche se c’è da supporre che gli sia spirato serenamente tra le braccia,(Quale morte migliore?) e per qst motivo che S. Giuseppe è venerato da sempre come patrono della buona morte.
San Giuseppe eletto da Dio
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te.
Tu che fosti il fedele custode della Sacra Famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane.
Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti.
Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi.
Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il papa, i vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e soffrono persecuzioni per il nome di Cristo.
FONTE: coli.blog.com/?p=258
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