domenica 14 settembre 2014

Pia Società San Gaetano & Centro di Formazione Professionale "Don Ottorino Zanon"

Don Ottorino Zanon presto venerabile 
(Vicenza9 agosto 1915 – Brescia14 settembre 1972) è stato un presbitero italiano, fondatore della Pia Società di San Gaetano.

Forse ti sarà sorta una domanda naturale: chi è don Ottorino, questo prete che per primo ha sentito la chiamata di Gesù a essere segno e strumento dell’unità nella carità?

Ecco a te qualche dato, per rispondere alla tua curiosità.

Don Ottorino Zanon è nato a Vicenza il 9 agosto 1915, in una famiglia povera. È stato ordinato prete il 26 maggio 1940, durante la seconda guerra mondiale.  Cappellano in una parrocchia cittadina, rimase colpito dalla situazione di dolore e di degrado che vivevano le famiglie alla periferia della città.


Il 24 maggio 1941 diede vita a un’Opera nuova,l’Istituto San Gaetano, raccogliendo e ospitando i ragazzi orfani e abbandonati ed educandoli attraverso il lavoro, perché fossero buoni cittadini e buoni cristiani.

Fin dall’inizio coinvolse collaboratori nell’Opera, affidandosi alla Provvidenza per rispondere agli innumerevoli bisogni dei ragazzi; non mancarono mai i segni concreti della presenza di Dio, a cui appartiene l’Opera. Nel 1948 raccolse il primo gruppo di giovani, che diventeranno religiosi, preti e diaconi.


Nel 1961 nacque la “Pia Società San Gaetano”, congregazione religiosa dedicata alla cura pastorale di parrocchie fra le popolazioni povere e in diocesi scarse di clero. 

Aveva un animo paterno, gioviale e innovativo nell’educazione dei giovani, una passione incontenibile per Gesù e un desiderio traboccante di annunciare al mondo la bellezza di essere uniti a Lui e tra di noi. 

 

Don Ottorino si dedicò alla formazione dei giovani religiosi e animò l’espansione missionaria della congregazione. 

Don Ottorino morì a Brescia il 14 settembre 1972, a causa di un incidente stradale.

Le sue ultime parole furono: ‘Gesù, ti amo’.

fonte:piasocietasangaetano.it


Pia Società San Gaetano, Centro di Formazione Professionale

L’idea di don Ottorino: Pillole di storia24 maggio 1941:donottorinoDon Ottorino Zanon, attorniato da un gruppo di giovani, celebra la Santa Messa nella vecchia chiesetta dell’Ausiliatrice. Con questa modesta cerimonia ha inizio una nuova attività: nel sottopalco del teatro parrocchiale di Araceli (si trovava allora nell’attuale area del Seminario) una ventina di ragazzi si dedica a modesti lavori di meccanica: recupero della latta di vecchi barattoli, limatura e finitura delle parti saldate di telai per biciclette e, sotto gli occhi vigili del primo capo officina, Massimo Lovato, il montaggio di un suo eccezionale brevetto, per quei tempi: un’ombrella da incorporare nel manubrio della bicicletta per ripararsi le gambe durante il cattivo tempo. L’obiettivo è quello di aiutare i giovani, soprattutto quelli in difficoltà, a trovare una propria strada in quel difficile ambiente che è la vita, attraverso uno strumento fondamentale: il lavoro. Il lavoro da imparare, da amare, e da considerare come un valore.
Le Prime TappeI primi allievi sono i ragazzi bisognosi del quartiere di Saviabona, aiutati dai ragazzi dell’oratorio che, durante le vacanze scolastiche, si dedicano con passione a questa e ad altre attività.
L’uscita di un manifestino stampato con un rudimentale torchio e con alcune casse di vecchi caratteri per la festa del Redentore, patrono della parrocchia, suscita molta curiosità ed un benefattore si fa avanti. Mette a disposizione di don Ottorino i soldi per acquistare il terreno (cinque campi) e per costruire la prima casetta, attorno alla quale si svilupperà l’attuale Istituto San Gaetano.TipografiaNella primavera del 1942 la casa è praticamente finita. L’officina e la tipografia vengono collocate al pianterreno, insieme alla cucina e, al piano superiore, la cappella, un’aula, le stanze di don Ottorino e dei suoi genitori e la prima camerata che, nel volgere di pochi mesi, sarà un concentrato di letti e di ospiti.
Nel frattempo sta finendo la guerra, e aumenta il numero di ragazzi ospitati, orfani e segnati profondamente dalla terribile esperienza bellica.
Don Ottorino sente vivamente la necessità di avere dei sacerdoti e dei laici che si dedichino a continuare la sua opera, e nel 1943 arriva il primo sacerdote ad affiancare l’opera di don Ottorino: è don Aldo De Antoni, che per quasi 30 anni guida l’istituto.
Nel 1947 inizia la costruzione della prima Casa dell’Immacolata per la formazione di tali giovani e, nel 1951, viene ordinato il primo sacerdote dell’Istituto, don Marcello Rossetto.
Il giorno di Natale del 1961 nasce la Congregazione religiosa tanto sognata e preparata da don Ottorino: la “Pia Società San Gaetano”, che espande via via la sua attività assumendo dimensione missionaria e internazionale, come testimoniano le attività tuttora svolte in vari paesi del mondo.
Coerenza e innovazioneSono le due linee guida che hanno ispirato l’attività dell’Istituto in questi anni. Coerenza intesa come rispetto dell’idea di fondo da cui è nata; innovazione perché, col passare degli anni cambiano i giovani, cambiano le loro esigenze, cambiano le leggi cui fare riferimento per poter svolgere l’attività formativa.AvvolgimentoCosì negli anni ’70 l’Istituto non è più una struttura per gli “orfani”, ma un vero e proprio centro di formazione professionale aperto a chiunque, sempre con una particolare attenzione ai ragazzi in difficoltà.
Sono gli anni in cui si consolida il settore grafico, in cui si istituzionalizza la presenza del settore elettrico, distinguendolo dal settore meccanico; in cui nasce il settore dell’automeccanica che immediatamente diventa un polo d’attrazione per molti giovani. Sono gli anni in cui, dopo la sartoria, scompare anche la gloriosa falegnameria, sempre nell’ottica di rispondere a esigenze in continua evoluzione.
Purtroppo, il 14 settembre 1972, un tragico fatto sconvolge la realtà dell’Istituto e della Congregazione: in un incidente stradale alle porte di Brescia muore don Ottorino. Il suo posto, alla casa dell’Immacolata, viene preso da don Aldo, proprio mentre si intensifica e si completa il processo di trasformazione dell’Istituto San Gaetano in un CFP “moderno”.
Lo scenario attualeNel dicembre del 1978 esce la legge 845 che regola la Formazione Professionale, assegnando alle Regioni il ruolo di gestione e di coordinamento delle varie attività formative in tale ambito.stampa01E’ un primo riconoscimento all’importanza di tale attività formativa, anche se rimangono due aspetti limite: il fatto che non tutte le regioni italiane propongono la Formazione Professionale e la tendenza diffusa di considerare l’esperienza scolastica professionale  “di serie B”.
Proprio in questo periodo l’Istituto dimostra la validità della sua proposta e la capacità di rinnovarsi: viene inserito il settore saldo carpenteria, che va a completare la proposta nel settore meccanico; viene istituzionalizzato un percorso per gli allievi in difficoltà, sempre nella fedeltà all’intuizione iniziale e nell’ottica di dare risposte adeguate alle esigenze dei giovani.
A metà degli anni ’90 si raggiungono i 400 iscritti annui; numero oggi abbondantemente superato. Nel frattempo si sviluppa anche l’attività di formazione per gli adulti, dedicata a chi vuole riqualificarsi o apprendere le nuove tecnologie.
Risposte alle nuove sfideAll’inizio del terzo millennio, con l’arrivo della “riforma Moratti”, che inserisce a pieno titolo la Formazione Professionale fra gli indirizzi previsti nel cammino scolastico/formativo, e l’attuazione della stessa, in seguito all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 29/04/2010, il CFP trae nuovo slancio per consolidare la sua attività e porsi come uno dei riferimenti del territorio vicentino per i ragazzi che si apprestano a scegliere la prosecuzione degli studi dopo la scuola secondaria di primo grado.
Così nell’Anno Formativo 2006/2007 viene aperto il Settore Turistico Alberghiero, che conta 3 corsi triennali ed un percorso di Quarto Anno. Con esso si supera quota 700 allievi.
Nel 2010 è inaugurato il Centro di Formazione “Ottorino Zanon”, dove si sviluppa una vasta gamma di iniziative rivolte al mondo degli adulti, in particolare a coloro che cercano nuove e/o migliori opportunità professionali.omu01
Risultati importanti, che aprono nuove prospettive per l’Istituto, affidandogli anche nuove responsabilità. Continua costante l’impegno dell’aggiornamento e del dotarsi di una struttura efficiente, in grado di dare risposte adeguate ad una realtà giovanile sempre più complessa, capace di leggere la società civile anticipandone i cambiamenti….
Insomma, una sfida esigente ma entusiasmante, proprio come quella iniziata quel lontano (ma non troppo…) 24 maggio 1941.

Nel video che segue è riassunta la storia del nostro istituto, in particolare delle sue origini, con immagini d’epoca!
https://www.youtube.com/watch?v=j82id45OtgY



fonte :www.sangaetano.org

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