martedì 9 settembre 2014

IL FILO DALL’ALTO

UN RACCONTO PER RIFLETTERE
Immagine: TELA DI RAGNO: SVELATI I SUOI SEGRETI
www.improntaunika.it/news


IL FILO DALL’ALTO. 

Un bel mattino di settembre, un ragnetto decise di costruire una bella tela. Scelse il luogo più adatto e, lasciando che il filo dal quale era sceso reggesse tutto il lavoro, si diede un gran da fare e in poco tempo il capolavoro fu terminato. Nella sua tela viveva felice e sovente contemplava il suo capolavoro ed era orgoglioso se qualche animale di passaggio lo lodava. Quando le mosche scarseggiavano, ampliava un poco la tela grazie al filo dal quale era sceso. Un mattino si svegliò di cattivo umore e anche un po’ affamato così decise di ispezionare la tela perché fosse tutto in ordine. Controllò ogni angolo, tirò tutti i fili e vide che ognuno era fissato a un rametto, tranne uno che non vedeva da dove arrivava e nemmeno dove finiva. Lo osservò da ogni angolatura, lo fissò con tutti i suoi occhietti e arrivò alla conclusione che era un filo inutile. Forse perché era troppo nervoso ed affamato, non ci pensò due volte e tagliò il filo “inutile”. Non si ricordò che un lontano mattino di settembre da quel filo aveva preso inizio il suo capolavoro. In un attimo la tela gli rovinò addosso e lo imprigionò. Era bastato un istante per distruggere un capolavoro e solo perché non aveva capito l’importanza di quel “filo dall’alto”. 

(da una novella di J. Jorgensen)

Foto: UN RACCONTO PER RIFLETTERE
IL FILO DALL’ALTO.
Un bel  attino di settembre, un ragnetto decise di costruire una bella tela. Scelse il luogo più adatto e, lasciando che il  filo dal quale era sceso reggesse tutto il lavoro, si diede un gran da  fare e in poco tempo il capolavoro fu terminato. Nella sua tela viveva felice e sovente contemplava il suo capolavoro ed era orgoglioso se qualche animale di passaggio lo lodava.  Quando le mosche scarseggiavano, ampliava un poco la tela grazie al filo dal quale era sceso. Un mattino si svegliò di cattivo umore e anche un po’ affamato così decise di ispezionare la tela perché fosse tutto in ordine. Controllò ogni angolo, tirò  tutti i fili e vide che ognuno era fissato a un rametto, tranne uno che non vedeva da dove arrivava e nemmeno dove finiva.  Lo osservò da ogni angolatura, lo fissò con tutti i suoi occhietti e arrivò alla conclusione che era un filo inutile. Forse perché era troppo nervoso ed affamato, non  ci pensò due volte e tagliò il filo “inutile”. Non si ricordò che un lontano mattino di settembre da quel filo aveva preso inizio il suo capolavoro. In un attimo la tela gli rovinò addosso e lo imprigionò. Era bastato un istante per distruggere un capolavoro e solo perché non aveva capito l’importanza di quel “filo dall’alto”.  (da una novella di J. Jorgensen)
immagine dal web

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