domenica 31 agosto 2014

l'Angelus. Papa Francesco ricorda la Giornata per la custodia del creato che si celebra domani in Italia

Un’avidità che fa scempio dell’ambiente



Parole del Santo Padre dopo l'Angelus. Francesco ricorda la Giornata per la custodia del creato che si celebra domani in Italia

Cari fratelli e sorelle,
domani, in Italia, si celebra la Giornata per la custodia del creato, promossa dalla Conferenza Episcopale. Il tema di quest’anno è molto importante: «Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città». Auspico che si rafforzi l’impegno di tutti, istituzioni, associazioni e cittadini, affinché sia salvaguardata la vita e la salute delle persone anche rispettando l’ambiente e la natura.

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In Italia nona Giornata per la custodia del creato.

(Donatella Coalova) La nona Giornata per la custodia del creato sul tema «Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città», dà voce al grido di dolore di quanti hanno avuto l’esistenza spezzata a causa dei disastri ecologici, dei mutamenti climatici, della terra desertificata, dei tumori causati dall’inquinamento. L’iniziativa è fissata per il 1° settembre ma, di fatto, in diverse località prosegue con degli appuntamenti lungo tutto il mese, in sintonia con la proposta avanzata dal Consiglio ecumenico delle Chiese di considerare “Tempo per il creato” il periodo dal 1° settembre al 4 ottobre, giorno in cui ricorre la festa di san Francesco d’Assisi.Il sussidio, preparato congiuntamente dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e dalla Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, evidenzia, col coraggio della parresia, colpe e latitanze, condannando con fermezza l’esecranda fame dell’oro (auri sacra fames, diceva già Virgilio nell’Eneide), che spinge a compiere scempio su scempio, devastazione su devastazione. Il testo si propone di diffondere su vasta scala la conoscenza di questi problemi e di farlo in modo ecumenico, per una testimonianza più incisiva. Appassionato è l’invito a farsi servi della Parola che illumina e dà vita, e a metterla in pratica curando con amore le ferite dell’umanità e dell’ambiente.
«Con stupore — scrivono le due Commissioni episcopali — abbiamo ascoltato alcuni protagonisti di gravi fenomeni di inquinamento giustificarsi dicendo che non è possibile produrre senza inquinare. Con dolore abbiamo assistito al conflitto drammatico dei lavoratori delle acciaierie di Taranto che preferivano rischiare la salute propria e delle proprie famiglie per non cadere nella certezza della disoccupazione e della povertà, costretti da un odioso ricatto a rinunciare al diritto a un lavoro sano e sicuro».
Il testo affronta problemi che devastano l’Italia, dal sud al nord del Paese: «Abbiamo sentito di imprese che per risparmiare sui costi di smaltimento hanno affidato i loro rifiuti tossici a mani criminali e di agricoltori che in Campania hanno accettato il patto scellerato di guadagnare in pochi giorni il reddito di diversi anni, consentendo di nascondere sotto la loro terra questi veleni. E lo stesso è accaduto in Abruzzo, dove l’impianto chimico di Bussi sul Tirino ha inquinato le acque distribuite a centinaia di migliaia di persone. E ancora abbiamo sentito della centrale a carbone di Vado Ligure che oltre all’energia ha distribuito tumori e morte. E tanti, tantissimi sono i casi di discariche abusive di sostanze tossiche e di impianti inquinanti disseminati da nord a sud, che non sono ancora emersi pubblicamente».
La denuncia è ferma e accorata: «Tante sono state le connivenze e i silenzi di autorità che avrebbero avuto il compito di vigilare sul rispetto delle leggi e sulla salute dei cittadini. Tanti sono stati complici in cerca di facili guadagni, colpevoli per azioni e omissioni della morte e della malattia di tanti, della sofferenza di tante madri che hanno visto spegnersi in pochi mesi i loro bambini. Tutti costoro hanno portato sulla tavola dei propri cari un pane avvelenato, frutto della disonestà e del tradimento delle loro responsabilità, causa della corruzione dell’anima che non può portare se non una effimera illusione di ricchezza e di benessere».
Significativamente, la celebrazione nazionale della IX Giornata per la custodia del creato, promossa dalla Conferenza episcopale italiana, avrà luogo nella cattedrale di Aversa alle ore 11 del 28 settembre. A cura della Conferenza episcopale campana, il 27 settembre, nel teatro Metropolitan di Aversa, a partire dalle ore 10, si terrà il convegno sul tema «Ricostruire la città» a cui seguirà alle 16.30 un incontro di riflessione e preghiera nel santuario «Mia Madonna mia salvezza» di Casapesenna. Per un esplicito indirizzo assunto dalla Conferenza episcopale campana, le diocesi della regione intendono avviare, per l’intero prossimo anno pastorale, «in comunione d’impegno, un percorso di crescita di consapevolezza e di relazioni, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città». Di fatto, questa decisa presa di posizione della Chiesa viene vissuta dalle comunità locali più colpite come unico vero fattore di speranza.
In tale contesto si inserisce il documento «Chiamati a custodire la vita. Linee di indirizzo pastorale, proposte e iniziative di impegno comune per la custodia del creato nell’anno 2014-2015» della diocesi di Aversa. In esso il vescovo, monsignor Angelo Spinillo, scrive: «Il concetto di salute non rimane limitato al solo benessere fisico o all’assenza di elementi inquinanti nell’ambiente in cui viviamo. Il concetto di salute qui indica la nostra capacità di un positivo livello di partecipazione civile, di un corresponsabile protagonismo, di un premuroso rispetto e di protezione per ogni persona umana e per ogni forma di vita presente nel creato». Aggiunge monsignor Spinillo: «Non solo vogliamo educarci a custodire la natura e il creato pulito e libero da ogni inquinamento, ma soprattutto vogliamo imparare a vivere come umanità capace di respingere l’egoismo che inquina pensieri e sentimenti, che chiude il cuore all’attenzione alla vita, che rifiuta di dialogare con il Creatore e con gli altri uomini». Il testo contiene inoltre un ricco elenco di iniziative sia a livello diocesano sia, capillarmente, a livello parrocchiale foraniale.
In varie altre diocesi italiane si tengono manifestazioni per celebrare localmente la Giornata per la custodia del creato. Molto ricca l’iniziativa «Ecohappening. Alleati per la custodia del creato» che si tiene a Reggio Emilia dal 31 agosto al 14 settembre. Il vescovo, monsignor Massimo Camisasca, il 31 agosto presiede una concelebrazione eucaristica nei giardini pubblici della città. Il 1° settembre monsignor Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, guida una passeggiata nella natura, poi presiede una celebrazione ecumenica cui seguirà un momento conviviale all’aperto. Il 7 settembre il vescovo di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, presiederà la concelebrazione eucaristica per la Giornata del creato; sarà presente padre Ionut Olenici, della comunità ortodossa romena. Il 13 settembre la diocesi di Susa organizzerà inoltre una tavola rotonda sul tema e una passeggiata pomeridiana all’Orrido di Foresto. Una camminata notturna, fra arte, musica e poesia, si terrà anche nella diocesi di Concordia-Pordenone, nel parco delle Fonti di Torrate, il 7 settembre. Sempre il 7 settembre, l’arcidiocesi di Milano organizza un giro in bicicletta con pause per preghiere ecumeniche e momenti di riflessione.
L'Osservatore Romano

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