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Le cose belle ... a Km. zero
Fondazione Bisazza - Richard Meier. Architettura e Design
Candida Höfer Interview
Una mostra fotografica in omaggio al personalissimo stile dell’artista tedesca Candida Höfer europaquotidiano.it
LaCollezionePermanente
Gli spazi della Fondazione sono articolati su un’area di circa 6000 mq, in passato riservata alla produzione aziendale, recuperata e adibita all’esposizione grazie al progetto di riqualificazione dell’architetto Carlo Dal Bianco. La ricca collezione permanente è costituita da installazioni firmate da designer quali Tord Boontje, Aldo Cibic, Sandro Chia, Jaime Hayon, Arik Levy, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Mimmo Paladino, John Pawson, Andrée Putman, Ettore Sottsass, Studio Job, Patricia Urquiola e Marcel Wanders.
La Fondazione Bisazza per il Design e l'Architettura Contemporanea rende omaggio alla fotografa tedesca Candida Höfer, con la mostra "Candida Höfer. Immagini di Architettura", un percorso attraverso una selezione di fotografie di architetture classiche e contemporanee in grande formato, scelte direttamente dall’autrice, che saranno esposte dal 9 maggio fino al 27 luglio 2014.
Si tratta di una grande novità per la Fondazione Bisazza che ospita, nelle sue ampie sale espositive, la prima mostra fotografica, allestita per celebrare l’attività di una delle più influenti fotografe del panorama internazionale.Da sempre protagonisti nelle immagini di Candida Höfer gli interni di spazi pubblici - musei, biblioteche, archivi, teatri, uffici, banche, palazzi storici e stazioni della metropolita – fotografati secondo la tecnica dell’inquadratura semplice e della ripresa distanziata, privi di figure umane e illuminati rigorosamente dalla sola presenza della luce naturale. Si tratta di scatti caratterizzati da una nitidezza unica nel suo genere e realizzati senza qualsiasi tipo di ritocco digitale. Templi della conoscenza e del sapere che, così presentati, consentono ad ogni spettatore di stabilire un rapporto esclusivo con il luogo ritratto, immedesimandolo in una contemplazione solitaria, che gli permette di cogliere ogni minimo dettaglio, reso altrimenti invisibile.Immagini dal forte impatto suggestivo, veri e propri “ritratti di architettura”, espressioni di quello stile unico e di grande effetto, che da anni contraddistingue il lavoro di Candida Höfer, che ha curato insieme alla Fondazione Bisazza l’allestimento del progetto espositivo.“Il soggetto del mio lavoro sono gli spazi pubblici e istituzionali. Io li preferisco quando non sono ancora invasi dal pubblico. È allora che questi stessi sanno raccontare di più sulle persone che li vivono o li hanno vissuti. Gli spazi parlano di luce, ecco perché li immortalo nella luce stessa in cui li trovo, naturale o artificiale che sia. Gli spazi hanno delle funzioni. Le funzioni creano analogie. Io sono affascinata dalla differenza in queste analogie“Candida Höfer“… All’interno degli spazi della Fondazione Bisazza è presentata una selezione di immagini capaci di raccontare la dicotomia tra architettura classica e contemporanea, e come l’occhio della fotografa riesca a essere sempre pulito e netto, mantenendo lo stesso solido approccio davanti ai ricchi decori del Palais Garnier di Parigi o di fronte alle linee geometriche del SANAA-Gebäude a Essen, nate dalla mano dello studio giapponese: il cortocircuito è riassunto nell’immagine che ritrae l’installazione di Daniel Buren al Neues Museum di Weimar, dove antico e contemporaneo coesistono e si completano.”Maria Cristina Didero, Direttore Fondazione Bisazza- See more at: http://www.fondazionebisazza.it/#sthash.dh8ao5Lj.dpuf
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