…è la stampa bellezza!
Ecco come hanno titolato Repubblica.it , Corriere.it (e la maggior parte di giornali e telegiornali):
Ecco cosa ha detto VERAMENTE Papa Francesco nel colloquio con i Superiori Generali degli Istituti di vita religiosa maschili avvenuto lo scorso 29 novembre e riportato da La Civiltà Cattolica:
[...] Per il Papa, i pilastri dell’educazione sono: «trasmettere conoscenza, trasmettere modi di fare, trasmettere valori. Attraverso questi si trasmette la fede. L’educatore deve essere all’altezza delle persone che educa, deve interrogarsi su come annunciare Gesù Cristo a una generazione che cambia». Quindi ha insistito: «Il compito educativo oggi è una missione chiave, chiave, chiave!». E ha citato alcune sue esperienze a Buenos Aires sulla preparazione che si richiede per accogliere in contesti educativi bambini, ragazzi e giovani che vivono situazioni complesse, specialmente in famiglia: «Ricordo il caso di una bambina molto triste che alla fine confidò alla maestra il motivo del suo stato d’animo: “la fidanzata di mia madre non mi vuol bene”. La percentuale di ragazzi che studiano nelle scuole e che hanno i genitori separati è elevatissima. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Come annunciare Cristo a questi ragazzi e ragazze? Come annunciare Cristo a una generazione che cambia? Bisogna stare attenti a non somministrare ad essi un vaccino contro la fede»
fonte: La Civiltà Cattolica
Ecco come hanno titolato Repubblica.it , Corriere.it (e la maggior parte di giornali e telegiornali):
Ecco cosa ha detto VERAMENTE Papa Francesco nel colloquio con i Superiori Generali degli Istituti di vita religiosa maschili avvenuto lo scorso 29 novembre e riportato da La Civiltà Cattolica:
[...] Per il Papa, i pilastri dell’educazione sono: «trasmettere conoscenza, trasmettere modi di fare, trasmettere valori. Attraverso questi si trasmette la fede. L’educatore deve essere all’altezza delle persone che educa, deve interrogarsi su come annunciare Gesù Cristo a una generazione che cambia». Quindi ha insistito: «Il compito educativo oggi è una missione chiave, chiave, chiave!». E ha citato alcune sue esperienze a Buenos Aires sulla preparazione che si richiede per accogliere in contesti educativi bambini, ragazzi e giovani che vivono situazioni complesse, specialmente in famiglia: «Ricordo il caso di una bambina molto triste che alla fine confidò alla maestra il motivo del suo stato d’animo: “la fidanzata di mia madre non mi vuol bene”. La percentuale di ragazzi che studiano nelle scuole e che hanno i genitori separati è elevatissima. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Come annunciare Cristo a questi ragazzi e ragazze? Come annunciare Cristo a una generazione che cambia? Bisogna stare attenti a non somministrare ad essi un vaccino contro la fede»
fonte: La Civiltà Cattolica
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