andata in onda sabato 28/12/2013
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Il film documento si articola in due parti.
La prima, dal titolo “Maria di Magdala. Le donne nella Chiesa” di Maite Carpio, è dedicata alla storia della donna nella Chiesa.
La seconda parte, dal titolo “Il Papa pellegrino” di Nicola Bertini, Filippo di Giacomo e Nicola Vicenti, ripercorre le tappe dello straordinario e storico viaggio del papa Paolo VI in Terra Santa.
“Maria di Magdala. Le donne nella Chiesa”
di Maite Carpio - consulente storico padre Federico Lombardi
Secondo l’ultimo annuario statistico della Chiesa Cattolica, i sacerdoti nel mondo oggi sono poco più di 400.000, mentre le religiose superano di gran lunga le 700.000, senza considerare le monache contemplative. Sono più della metà ma non hanno nessun potere giuridico né decisionale. Nel passato non è stato sempre così. Gesù ha stabilito con loro un rapporto di parità e nella chiesa cristiana primitiva avevano un ruolo di primo piano. Si parla addirittura di diaconesse. Come si è evoluto il legame tra le donne e la Chiesa cattolica? Cosa vogliono oggi le religiose cattoliche? Un percorso attraverso le grande figure femminili che hanno lasciato un segno nella storia della Chiesa. Santa Chiara d’Assisi, che nel ‘200 fonda l’ordine monastico delle Clarisse e stabilisce una regola di povertà assoluta, oggi seguita da circa 20.000 monache in tutto il mondo. O Chiara Lubich, la carismatica fondatrice del Movimento dei Focolari, senza dimenticare il ruolo delle donne dell’Azione Cattolica. Un viaggio nei monasteri, nei luoghi di preghiera come l’Eremo francescano di Campello, fondato da Sorella Maria, dove oggi quattro sorelle vivono insieme senza acqua corrente ed elettricità, e il Monastero della Clarisse di Camerino, che dopo il terremoto del 1997 si sono date da fare per aiutare a ricostruire il convento. “Maria di Magdala. Le donne nella Chiesa”, di Maite Carpio, è un viaggio per raccontare oggi, quella parte della Chiesa che troppo spesso non si sente ascoltata e che chiede di poter avere ruoli di responsabilità. Come le suore americane della Leadership Conference of Women Religious, la potente organizzazione che raduna l’80% delle quasi 60.000 suore americane, e che nel 2008 è stata commissariata dal Vaticano, accusata per le posizioni prese a proposito di temi come aborto, eutanasia e sacerdozio femminile. Un’accurata indagine storica ricorderà i momenti più significativi del rapporto tra le donne e la Santa Sede: la Pacem in Terris di Giovanni XXIII, il Concilio Vaticano II dove partecipano 23 donne che ottengono per la prima volta il libero accesso agli studi di Teologia, finora a loro vietati; la Mulieris Dignitatem o la lettera Ordenatio Sacerdotalis di Giovanni Paolo II che vieta definitivamente il sacerdozio femminile; il rapporto con il femminismo e “il pensiero di genere”, fino alle prime nomine dei sottosegretari donne in alcuni ruoli di responsabilità nel governo della Chiesa.
Un racconto supportato da voci eminenti: Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; Mons. Ermenegildo Manicardi, teologo che ha studiato le donne nelle sacre scritture; la Prof.ssa Marinella Perroni, eminente teologa italiana; Suor Eugenia Bonetti, da anni impegnata nella lotta contro la schiavitù femminile; Maria Voce, attuale presidente del Movimento dei Focolari; Flaminia Giovanelli, Sottosegretario Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; la Badessa delle Monache Clarisse di Camerino; le sorelle dell’Eremo di Campello e le suore americane della Leadership Conference of Women Religious.
“Il Papa pellegrino”
di Nicola Bertini, Filippo di Giacomo, Nicola Vicenti - consulente storico: Alberto Melloni - in collaborazione con RAI VATICANO
Un viaggio alle origini della cristianità, un viaggio come a riscoprire i fondamenti, le pietre miliari ed essenziali su cui si fonda la Chiesa. Un viaggio che per certi versi si riannoda idealmente con il pontificato e lo spirito di papa Francesco, teso a togliere e ripulire inutili orpelli e discutibili prassi consolidate nel tempo e risalire alle fonti chiare, originali e basilari del Cristianesimo.
Il 4 dicembre 1963 Paolo VI annuncia davanti ai padri conciliari riuniti per la chiusura della seconda sessione del Concilio Vaticano II che sarebbe andato pellegrino in Terra Santa. Il primo viaggio dopo secoli di un Papa all’estero e nei luoghi sacri della cristianità. Ma il viaggio è anche l’occasione per uno storico ricongiungimento dopo secoli di rivalità, diffidenze e scomuniche: quello tra la Chiesa d’Occidente e quella d’Oriente. L’abbraccio tra il Papa Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli Atenagora I dissolve nove secoli di inimicizia. L’abbraccio dei successori di Pietro e Andrea è l’inizio di un nuovo cammino, un passo fondamentale verso l’ecumenismo. Apostoli di nuovo fratelli. Il viaggio tocca i luoghi santi per eccellenza. Nazareth, Betlemme, il fiume Giordano e naturalmente Gerusalemme. Dove Paolo VI affronta la Via Dolorosa in mezzo a una folla che lo abbraccia e a tratti sovrasta, che vuole toccarlo. Immagine che ad alcuni ha ricordato un momento di altrettanta frenesia e timore quando Papa Francesco ha percorso le strade di Rio de Janeiro questa estate. A Roma, al suo ritorno, un’immensa folla accompagnerà il Papa, scortandolo dall’aeroporto fino alla Basilica di San Pietro. Sono quelle moltitudini, che oggi chiamiamo “folle oceaniche”, che da sempre, quando gli avvenimenti sono veramente importanti si stringono attorno al Vescovo di Roma. Il pellegrinaggio è anche uno sforzo produttivo enorme da parte della Rai, un’azienda specchio ma anche punta di diamante di un’Italia che dimostrava di voler e saper fare. Un coinvolgimento totale: centinaia i giornalisti, operatori e tecnici mobilitati per trasmettere immagini in eurovisione per tutti i canali mondiali, utilizzando addirittura i jet dell’aeronautica militare per portare il più velocemente possibile a Roma le pellicole girate in Terrasanta. La Grande Storia in collaborazione con Rai Vaticano presenta uno straordinario documento, in gran parte con immagini a colori, di Nicola Bertini, Filippo di Giacomo e Nicola Vicenti con la consulenza storica di Alberto Melloni, su questo primo, storico viaggio di un Papa in Terrasanta.
Oltre al consueto contributo di Paolo Mieli, racconteranno lo straordinario valore religioso, diplomatico e politico di questo viaggio l’attuale Custode di Terrasanta padre Pierbattista Pizzaballa, il priore della Comunità di Bose Enzo Bianchi, il Prof. Franco Ferrarotti, Bruno Gambarotta, il Card. Roger Etchegaray, il Prof. Andrea Riccardi e padre Federico Lombardi.
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