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25 milioni di euro è il prezzo da pagare per fare informazione. Milena Gabanelli querelata dalla multinazionale ENI: la rete si mobilita per togliere il bavaglio.
Milena Gabanelli |
Esistono infatti molti modi per intralciare il diritto ad essere informati. Nei paesi a regime totalitario c'è una censura (nemmeno troppo nascosta), in Cina è capitato che venissero oscurati dei siti web. In uno stato democratico invece, la faccenda si fa un po' più complessa. Per imbavagliare l'informazione esiste la querela. Ormai tutti riconoscono nella querela l'intenzione di intimidire al fine di evitare che si tocchino argomenti scomodi. Quest'intenzione diventa molto più evidente quando questi strumenti vengono adoperati contro un giornalista.
Per questo motivo, la passata legislatura aveva avviato un lavoro bipartisan che fu accompagnato da slogan e poi chiuso tranquillamente in un cassetto. Ad oggi quindi, non c'è nessun provvedimento che aiuti i giornalisti a svolgere serenamente e con coscienza il loro lavoro proteggendoli da queste sistematiche intimidazioni.
Change.org ha quindi lanciato una petizione per ottenere una raccolta firme al fine di ricordare al governo che c'è urgenza di ricominciare quel lavoro per garantire ai cittadini un'informazione più libera. Per firmare la petizione clicca QUI.
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