Jan Vermeer |
Ho bisogno di silenzio come te che leggi col pensiero ...
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Si spezzano i fili
che tengono insieme i ricordi,
i nomi sfuggono,
che tengono insieme i ricordi,
i nomi sfuggono,
anche le parole più semplici
di me si dimenticano.
Fra le labbra
linea tremante e tesa,
trattengo un alito di vita,
nella gelida morsa
di questa statua di pietra.
Sento …
Guardo …
Piango …
e come un bambino
ingoio perle di zucchero,
sfere argentee,
nell'illusione di potermi liberare
da questo corpo,
come serpente che cambia pelle,
nella speranza
di poter vedere di nuovo il giardino
dall'altra parte della strada,
nella speranza
che s'incrini questa pietra
che m'imprigiona.
Pubblicato da Gianna Ferri a giovedì, novembre 17, 2011
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