venerdì 23 settembre 2016

La foglia:🍁🍁🍂🎋era venuto l’autunno, molte altre foglie erano già cadute.🍂🍁🍃🍂


Sono tornato a casa, forse. 
A casa un pacchettino di amici ad attendermi, con una ‘girella’ colorata, quelle che basta soffiarci dentro e girano creando l’arcobaleno. L’ho messa nel ‘crocifisso’ davanti a me. Sta bene li, mancava giusto un po’ di colore e leggerezza al dono di Claudio.
Giornate in cui non mi sono appartenuto, che ho solo vissuto, istante dopo istante, senza trattenere nella, senza chiedermi cosa fare, non distinguendo priorità, l’unica esserci, non per te Seba, tu sei già oltre, ma per tutti quei volti, amici o sconosciuti.
Mille immagini e altrettanti pensieri continuano a passare come un film senza fine. Alcune si fermano, mi toccano da qualche parte e mi regalano una lacrima.
Si è fatto autunno. Il tuo passaggio verso l’infinito è raccontato dalla natura, da quella foglia gialla a cuore caduta dal tiglio fuori la pieve e che ti ho messo sulla bara. Basta pesantezza, solo libertà e leggerezza per te. Per noi, bisogna provarci anche noi, ma davvero!

Un piccolo racconto del saggio Thich Nhat Hanh: 
Un giorno…chiesi alla foglia se aveva paura: era venuto l’autunno, molte altre foglie erano già cadute. Mi rispose di no. “Durante la primavera e l’estate ho lavorato duro per nutrire l’albero, e ora molto di me è nell’albero; non pensare che io sia solo questa forma, perché la forma di foglia è solo una piccola parte di me. Tutto l’albero è me e anche quando sarò caduta per terra continuerò a nutrirlo. Quando mi staccherò dal ramo, cadendo farò un fluttuante salutino all’albero, e gli dirò: Arrivederci a presto.”
Fra Giorgio Bonati 



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