mercoledì 15 giugno 2016

QUARANTASEI DI TRECENTOVENTICINQUE




Gianmaria Testa  Una Barca Scura

Tratto da Da Questa Parte del Mare



46. Le migrazioni «rappresentano un altro segno dei tempi da affrontare e comprendere con tutto il carico di conseguenze sulla vita familiare».[30] L’ultimo Sinodo ha dato una grande importanza a questa problematica, affermando che «tocca, con modalità differenti, intere popolazioni, in diverse parti del mondo. La Chiesa ha esercitato in questo campo un ruolo di primo piano. La necessità di mantenere e sviluppare questa testimonianza evangelica (cf. Mt 25,35) appare oggi più che mai urgente. […] La mobilità umana, che corrisponde al naturale movimento storico dei popoli, può rivelarsi un’autentica ricchezza tanto per la famiglia che emigra quanto per il paese che la accoglie. Altra cosa è la migrazione forzata delle famiglie, frutto di situazioni di guerra, di persecuzione, di povertà, di ingiustizia, segnata dalle peripezie di un viaggio che mette spesso in pericolo la vita, traumatizza le persone e destabilizza le famiglie. L’accompagnamento dei migranti esige una pastorale specifica rivolta alle famiglie in migrazione, ma anche ai membri dei nuclei familiari rimasti nei luoghi d’origine. Ciò deve essere attuato nel rispetto delle loro culture, della formazione religiosa ed umana da cui provengono, della ricchezza spirituale dei loro riti e tradizioni, anche mediante una cura pastorale specifica. […] Le migrazioni appaiono particolarmente drammatiche e devastanti per le famiglie e per gli individui quando hanno luogo al di fuori della legalità e sono sostenute da circuiti internazionali di tratta degli esseri umani. Lo stesso può dirsi quando riguardano donne o bambini non accompagnati, costretti a soggiorni prolungati nei luoghi di passaggio, nei campi profughi, dove è impossibile avviare un percorso di integrazione. La povertà estrema e altre situazioni di disgregazione inducono talvolta le famiglie perfino a vendere i propri figli per la prostituzione o per il traffico di organi».[31] «Le persecuzioni dei cristiani, come anche quelle di minoranze etniche e religiose, in diverse parti del mondo, specialmente in Medio Oriente, rappresentano una grande prova: non solo per la Chiesa, ma anche per l’intera comunità internazionale. Ogni sforzo va sostenuto per favorire la permanenza di famiglie e comunità cristiane nelle loro terre di origine».[32]
 

Gianmaria Testa  Al mercato di porta palazzo

Tratto da Da Questa Parte del Mare



    
Al mercato di Porta Palazzo” è una “Bocca di Rosa” o una “Città vecchia” in salsa Testa. Il molo del Caricamento rimanda tra l’altro a Genova, ma Porta Palazzo credo che sia solo di Torino ed è il mercato più multirazziale d’Italia già da molti anni . E’ un pezzo maiuscolo e il più divertente di tutto il lotto, anzi, per l’esattezza l’unico divertente. Sulla piazza, sopra la neve che svapora, una ragazza partorisce: “alle sette e 45 / era già nato, era già fuori / alle sette e 45 l’hanno posato sul banco dei fiori“. Interviene la guardia preoccupata, perché “questo è un caso di sgravidamentoi / sul suolo pubblico comunale“. Ma non c’è niente da documentare se non che “un giorno di luna d’inverno / tutta la piazza ha voluto il suo fiore“. Mi alzo e applaudo appassionatamente.www.bielle.org/Artisti/Testa
Amoris Laetitia  
                                      Amoris laetitia <

Gianmaria Testa Forse qualcuno domani

Missione affidata dal Papa Giovanni Paolo II


Santa Madre di Dio, tu che sei più vasta dei cieli,

poiché hai racchiuso in Te
Colui che i cieli non sanno contenere,

volgi il tuo sguardo materno a questa casa

dove uomini e donne cercano,

nel silenzio dell’ascolto e nella comunione dei cuori,
un futuro di fede per l’Europa
e si sforzano di scoprire
che cosa vogliono afferrare le mani tese
degli uomini e delle donne di oggi.
Dona loro la pace dei pellegrini e la gioia di camminare insieme,
perché anche l’Europa accolga sempre più nel suo grembo,
come tu hai fatto, il Verbo di vita, unica speranza del mondo.”



foto



 13.III.2013




                             G.M. TESTA DA QUESTA PARTE DEL MARE 

GIANMARIA TESTA  “DA QUESTA PARTE DEL MARE”

A tre anni da “Altre Latitudini”, è uscito ad ottobre il nuovo lavoro discografico di Gianmaria Testa, un album “di svolta” sotto vari aspetti.
Si intitola “Da questa parte del mare” ed è un “concept album”, interamente dedicato ad un unico argomento, come se tutto l’album fosse un romanzo e le canzoni, tanti capitoli che insieme raccontano una storia.
Il tema, il filo rosso che cuce e tiene insieme tutte le canzoni, è quello delle migrazioni moderne. Una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine.
November 14th 2006
Produzioni Fuorivia / RadioFandango / Harmonia Mundi
CD
#TITOLOLENGTH
1SEMINATORI DI GRANO [play] [lyrics]3:12
2Rrock [play] [lyrics]5:17
3Forse Qualcuno Domani [play] [lyrics]3:47
4Una Barca Scura [play] [lyrics]4:31
5Tela Di Ragno [play] [lyrics]5:19
6Il Passo E L’incanto [play] [lyrics]5:04
73/4 [play] [lyrics]4:27
8Al Mercato Di Porta Palazzo [play] [lyrics]3:41
9Ritals [play] [lyrics]4:10
10Miniera [play] [lyrics]3:20
11La Nostra Cittá [play] [lyrics]1:44
Musicisti :
Gianmaria Testa: voce, chitarra
Enzo Pietropaoli: contrabbasso
Gabriele Mirabassi: clarinetto
Claudio Dadone: chitarra
Philippe Garcia: batteria, percussioni
Paolo Fresu: tromba
Luciano Biondini: fisarmonica
Bill Frisell: chitarra elettrica
Greg Cohen: contrabbasso
Vittorio Piombo: violoncello
Piero Ponzo: sax
Piero Salvatori: violoncello
Sebastiano Severi: violoncello
Produzione : Paola Farinetti per Produzioni Fuorivia

Nuovo sito web di Lipa


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