mercoledì 9 luglio 2014

“Lezione di civiltà all’occidente che ha perso il contatto con la realtà”

C’è chi dice no.   Kairòs
miriano

Miriano: “C’è l’Onu che elargisce aiuti ai Paesi poveri per sì all’aborto e teoria del gender, ma c’è chi resiste”


“Lezione di civiltà all’occidente che ha perso il contatto con la realtà”. Così Costanza Miriano, giornalista diRai Vaticano e autrice di Sposati e sii sottomessa e Obbedire è meglio, ha commentato su IntelligoNews il voto contrario dei Paesi europei – Italia compresa – ad una risoluzione Onu, passata a maggioranza, che difende la famiglia “come elemento naturale della società” e i diritti e il benessere dei bambini. Le ragioni del voto contrario sono legate al fatto che nella risoluzione non si faceva riferimento alle altre “opzioni di famiglia”…
Allora siamo alle solite, l’Europa e i Paesi occidentali hanno problemi perfino a riconoscere il valore della famiglia?
“Con un voto a maggioranza si sono fatti sentire i Paesi fuori dal blocco occidentale, sul cui voto hanno influito le lobby del pensiero debole del politicamente corretto. Sono convinta infatti che anche nei Paesi europei e nord-americani la maggioranza della popolazione ritenga fondamentale la difesa della famiglia per la crescita sana di ogni individuo, basta vedere le reazioni di sdegno alla foto – che ha fatto il giro del mondo – della coppia di due omosessuali che abbracciano un neonato immediatamente dopo il parto”.
In effetti la foto è stata presentata da tutti i media come una sorta di conquista del progresso, ma leggendo i commenti postati dalla gente si è visto come il pensiero fosse totalmente di segno opposto. Assistiamo alla propaganda delle lobby?
“Hanno un modo molto violento e aggressivo di sostenere le loro tesi, poiché non si può fare altrimenti se si va contro l’evidenza dei fatti. Quindi per andare contro la realtà della natura bisogna togliere la libertà di parola con la legge Scalfarotto e lavorare in ogni modo contro la verità che dice che una vita è generata da un uomo e da una donna. Così come è evidente che un bambino cresce in un ambiente più sano se può godere dell’unione stabile di un padre e di una madre. Quella foto in realtà è l’emblema di tanti drammi personali: in primis quello di un bambino che non sarà mai allattato dalla madre e quello di una donna che per motivi economici ha prestato il proprio utero ad una gravidanza surrogata”.
In occidente però si registra l’eccezione della Russia…
“Da questo punto di vista meno male che c’è Putin! Il presidente russo contrasta le lobby gay e non gli omosessuali come qualcuno ha voluto farci credere. Anche l’Italia è diversa da come viene presentata dalla propaganda: in realtà diversi indici internazionali ci collocano tra i Paesi più gay-friendly del mondo. In effetti gli omosessuali non subiscono alcun tipo di discriminazione sia nella vita pubblica che in quella privata, anche negli ambienti cattolici. Metterei quindi su un altro piano la difesa dell’istituto della famiglia e il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre”.
Ma se le cose stanno così, allora perché i media garantiscono il massimo sforzo in favore delle battaglie degli omosessuali?
“Le lobby hanno tanto potere nelle direzioni delle testate giornalistiche. Alcuni colleghi appartengono a questi apparati  etero-diretti e altri, invece, sono semplicemente troppo pigri per opporsi al pensiero unico dominante. Quindi un giornalista che fa un pezzo sul gay pride inevitabilmente finisce per parlare in favore dei cosiddetti diritti civili rivendicati dai gay”.
Tornando alla fattispecie del voto all’Onu, possiamo affermare che malgrado tutte le contraddizioni e difficoltà che vivono i Paesi hanno mostrato una certa fermezza in tema di valori non negoziabili…
“Un cardinale di ritorno dal Burkina Faso mi ha raccontato che l’Onu in cambio dell’elargizione di aiuti economici spesso cerca d’imporre ai Paesi africani pratiche contraccettive, aborto e ideologia del gender. Tuttavia la maggioranza sembra resistere a queste spinte”.
Basta leggere il tasso di natalità di quei Paesi per comprendere un’apertura alla vita che l’occidente non osa nemmeno sognarsi…
“Non voglio fare l’apologia della povertà, perché essa resta un dramma, ma avere il problema della sussistenza non induce la gente a falsi bisogni. Alla fine il benessere eccessivo ha rammollito l’occidente e, cosa ancora più pericolosa, ha diffuso un senso di onnipotenza e autodeterminazione in tutti gli aspetti della vita. L’uomo occidentale pensa di avere potere sulla vita e sulla morte grazie al progresso scientifico. Tutto questo falsifica il rapporto tra la vita e la realtà delle cose. Avere tutto garantito fa perdere il contatto con l’esistenza e con quelle che sono le vere necessità dell’essere umano”.
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KairosObbedire è meglio

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