giovedì 12 dicembre 2013

FIESTA DE LAS FAMILIAS 2013 - la Festa della Santa Famiglia

Madrid: Papa Francesco in diretta Tv con le famiglie europee per la Festa della Santa Famiglia




Dal 27 al 29 dicembre, la Piazza Colón di Madrid accoglierà migliaia di famiglie di tutta Europa per celebrare la festa della Sacra Famiglia, un evento che è diventato una tradizione per rendere omaggio e ricordare l’importanza della famiglia immersi nella gioia natalizia. Il motto scelto per questa VII edizione è: “La famiglia, un luogo privilegiato”, frase scelta dalle parole di Papa Francesco rivolte ai giovani della Gmg di Rio di Janeiro il 26 luglio scorso, nella festa dei santi Gioacchino e Anna. Tre giorni di festa che si concluderanno con le parole che Papa Francesco rivolgerà ai presenti attraverso un collegamento in diretta radiotelevisiva dal Vaticano prima dell’inizio della Santa Messa che sarà presieduta dal card. Antonio Rouco Varela, arcivescovo di Madrid. Le giornate di venerdì 27 e sabato 28 saranno fitte di appuntamenti e attività che si svolgeranno nella Piazza Colòn e nei Giardini del “Descubrimiento”. Qui le famiglie – genitori e figli, nonni e nipoti - potranno pregare insieme davanti al Santissimo Sacramento per la istituzione della famiglia, per le famiglie povere, per i bambini senza tetto, per le madri in difficoltà, e per tante persone maltrattate e abbandonate. Trentatré ore per pregare davanti al Santissimo anche per il rispetto del diritto alla vita incondizionatamente e per le intenzioni che i fedeli porteranno nel loro cuore. Nei dintorni della piazza saranno disposti dei confessionali per ricevere il Sacramento della Riconciliazione, com’era già stato fatto per la Gmg di Madrid 2011 con grande successo. Domenica 29, alle 10.30, l’intervento di Kiko Argüello (iniziatore del Cammino neocatecumenale) che presenterà le famiglie che saranno benedette prima della loro partenza per la Missione ad gentes in diverse parti del mondo. La Santa messa che seguirà dopo le parole d’incoraggiamento del Santo Padre, sarà concelebrata da numerosi vescovi spagnoli, europei e di altri continenti insieme nel ribadire la trascendenza delle famiglie cristiane e il loro contributo al bene comune della società. 
 Radio Vaticana 

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"Questa non è una manifestazione omofoba, ma a difesa della famiglia naturale"

Grande partecipazione, ieri a Crotone, al raduno in piazza per dire "no" a tutte le leggi e le iniziative che depotenziano e alterano il concetto di famiglia, matrimonio e natura




Nella mentalità corrente manifestare a difesa della famiglia naturale equivale a dichiararsi omofobi. Per questo, al raduno Difendiamo la famiglia naturale! svoltosi ieri a Crotone, l’avvocato Giancarlo Cerrelli ha voluto subito chiarire: “Questa non è una manifestazione omofoba”. Anzi, ha aggiunto richiamando il Catechismo della Chiesa Cattolica, “siamo qui per denunciare ogni violenza, insulto o minaccia alle persone omosessuali ed è giusto che gli omosessuali siano accolti con rispetto, compassione, delicatezza”.
Da qui, però, a favorire matrimoni tra persone dello stesso sesso o adozioni a coppie gay c’è un abisso. Perché la famiglia è un’altra cosa. Punto. E il vicepresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici italiani lo ha sottolineato con vigore davanti alla piazza gremita da un migliaio di persone provenienti da 22 associazioni e movimenti cattolici. “La famiglia non è stata creata dallo Stato, ma lo precede” ha detto; essa è frutto perfetto della creatività del Creatore, che “l’ha fondata come istituzione”, e quindi - ha rimarcato Cerrelli - “l’uomo non può distruggerla, ma solo deturparla”.
Ci pensano i mezzi di comunicazione, infatti con fiction e talk show, ad alterare il concetto di famiglia, se non il concetto stesso di natura, i quali – ha osservato l’avvocato – “tendono a fare il lavaggio del cervello, e insegnano che è normale chiudere un matrimonio se non c’è più amore, che sono accettabili i rapporti omosessuali ecc”. Ma ci pensa anche l’ideologia del gender che, dal 1994, con la prima Risoluzione del Parlamento Europeo, ha avviato un processo di demolizionedell’idea di sesso biologico per lasciare il posto a quella di genere, come costrutto sociale e culturale. E ci pensano proposte come quella del Comune di Crotone di approvare il Registro delle Unioni Civili, o il disegno di legge contro l'omofobia e la transfobia all’esame del Parlamento, a predisporre dispositivi tendenti a depotenziare sempre più la famiglia naturale, quella cioè formata da uomo e donna secondo il progetto primordiale di Dio. 
Lo ha evidenziato bene l’arcivescovo Domenico Graziani nel messaggio per l’occasione, letto dalla dott.ssa Tiziana Salatino: “Sono in atto strategie che minano l’integrità della famiglia proiettandola in una prospettiva apparentemente più coinvolgente, in realtà tutta ideologica”. Di fronte a questo scenario, allora, cosa fare? Stare a guardare mentre la “dittatura del relativismo”, come la chiamava Benedetto XVI, schiaccia uno ad uno i valori fondanti della vita? Oppure - ha chiesto Cerrelli – aspettare che le future generazioni vedano trasformate in leggi idee come quella proposta via web “da un noto movimento politico”? Ovvero: “Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti”.
Papa Francesco nel discorso agli universitari romani lo ha detto esplicitamente: “Non guardate la vita dal balcone, ma vivete le sfide del mondo contemporaneo”. Ben vengano, quindi, iniziative popolari come quella di ieri dove una folla “non anonima” di laici responsabili ha ricordato che una verità c’è ed è quella data dalla “imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo”, come ha detto Cerrelli, citando Ratzinger. A dispetto di quel relativismo etico che fa credere che non esista una verità, ma che “tutti abbiano diritto a tutto”.
“Il fine di questo incontro non è di giudicare o non rispettare la dignità di ogni persona”, ha affermato la dott.ssa Antonella Cernuzio, in apertura dell’incontro, ma di “prestare la voce ad ogni famiglia di questa città, di questa nazione, di tutte le nazioni della terra, affinché non possano essere promulgate leggi che, non solo non sostengono la famiglia naturale, sminuendone la dignità e i bisogni, ma che addirittura non rispettino la libertà di educare i figli, secondo le proprie tradizioni e il proprio credo”. La manifestazione, ha chiosato l’avvocato Cerrelli, “non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La nostra azione dovrà quindi proseguire diventando missionari del buon senso. Non dovrà essere accompagnata da slogan semplicistici ma con ragionamenti chiari, fondati antropologicamente”.
Uomini, donne, bambini, anziani, malati dell’Unitalsi, tutti i presenti in piazza hanno applaudito e ascoltato con interesse ogni parola proclamata dal palco allestito proprio davanti al Comune cittadino, in particolare le testimonianze di due famiglie del Rinnovamento nello Spirito e del Cammino Neocatecumenale. Hanno poi assistito al video che ha espresso il “Sì alla famiglia” attraverso le più belle parole spese per questa “cellula fondamentale della società”. Dal Maschio e femmina li creò della Genesi, a La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo di Aristotele, fino a La famiglia è la patria del cuore di Giuseppe Mazzini. Come pure l’omelia di Benedetto XVI all’Incontro delle famiglie di Milano, e i pensieri dei Beati Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, e di Papa Bergoglio.
A suggellare l’incontro, infine, la fiaccolata fino al Duomo, dove il vescovo Graziani ha accolto il corteo ricordando la responsabilità dei laici ed esortando ad essere “più audaci” a rispondere ai richiami per difendere la sacra istituzione della famiglia. In questo, ha concluso il presule, ci accompagna la Vergine Maria, “Colei che è Madre bellissima, tutta santa e onnipotente per grazia di Dio”.
S. Cernuzio

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Familias cristianas unidas por 8º año: el día 29, en Plaza Colón de Madrid: conexión con Francisco

Fri, 13 Dec 2013 16:03:00

La conexión vía satélite con el Ángelus dominical que el Papa Francisco preside en la Plaza de San Pedro formará parte de los actos del Encuentro de Familias Cristianas en Madrid (España), el 29 de diciembre, Fiesta de la Sagrada Familia.

Las actividades se inician el viernes 27 con una campaña de oración, según anunció el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia y Defensa de la Vida, el obispo de Alcalá, Juan Antonio Reig Pla.

Ocho años de tradición
Desde hace ocho años tiene lugar a fines de diciembre el Encuentro de Familias Cristianas en la capital española.

En este año el lema elegido es “La familia, un lugar privilegiado” y la organización ha hablado de unas previsiones de "más de medio millón" de asistentes, entre españoles y extranjeros.

El obispo Reig Pla advirtió durante la presentación de los actos previos y centrales que "nunca ha sido tan maltratada la familia natural por las leyes en España como hasta ahora".

La exhortación de Francisco, contra el aborto
En ese sentido, el obispo citó la exhortación apostólica Evangelii Gaudium, en la que el Papa Francisco señaló que "nunca puede ser progresista una ley que permita la muerte de los inocentes".

El Prelado manifestó su deseo de que "España a través de sus leyes fuera el país donde más se respetara la vida humana, y donde no se destruya nunca una vida inocente ni se utilice la libertad para destruir vidas humanas. Un país que se sintiera orgulloso de defender y proteger a las madres de tal manera que ninguna tuviera que recurrir al aborto. Ése es el país que yo sueño y por el que trabajo todos los días".

El Prelado ha precisado que "convocamos anualmente este Encuentro de las Familias Cristianas porque estamos convencidos de que la familia es y sigue siendo el lugar primario donde se forma el sentido fundamental de la existencia para cada ser humano".

Hacer visibles los matrimonios cristianos
Reig Pla ha explicado que de esta manera "se hace visible una multitud de matrimonios que, a pesar de las dificultades de la crisis, continúan aportando a España el bien de la fidelidad conyugal, la estabilidad de sus familias y la muchedumbre de sus hijos".

Por eso ha subrayado también que "el secreto de estas familias está en la humildad y sabiduría de edificar sus casas sobre la roca que es Cristo y en el apoyo de sus hermanos en las comunidades cristianas de la Iglesia".

"Una vez más la Plaza de Colón en Madrid se convertirá en la Plaza de las Familias de Europa. Junto a quienes nos visiten de otros países europeos queremos mostrar la belleza de la familia cristiana", ha destacado el Presidente de la Subcomisión Episcopal de Familia.

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Actividades ya desde el viernes 27
La coordinadora de contenidos de la delegación de actos públicos de la Archidiócesis de Madrid, Mar Ripoll, explicó que desde el viernes 27 de diciembre, en los jardines del Descubrimiento de Madrid, se dispondrá una carpa en la que estará expuesto el Santísimo Sacramento durante 33 horas de manera ininterrumpida, para que abuelos, hijos y nietos puedan participar de esta adoración Eucarística.

Además el dinero que se recaude durante esos días irá destinado a la ayuda de las familias más necesitadas de Madrid.

Según ha explicado el P. Fernando Simón, delegado de Familia de la diócesis de Madrid, junto a la carpa de la Adoración se instalará otra dedicada a “los pajes de los Reyes Magos”.

Las cartas de los Reyes, a los monasterios
Los niños entregarán sus cartas con los regalos materiales que desean, pero también con otros deseos "que sólo Dios puede cumplir".

Esas peticiones, indicó el sacerdote, "serán entregadas a los monasterios de vida contemplativa de todo Madrid para que durante todo el año estén estas almas consagradas intercediendo por las familias, por esas peticiones que las familias han puesto en esas cartas".

Kiko Argüello predicará el kerygma
El domingo 29 el acto del encuentro de las Familias Cristianas en la Plaza de Colón de Madrid comenzará a las 10.30. Kiko Arguello, iniciador del Camino Neocatecumenal predicará el kerygma y junto con el arzobispo de Madrid, el cardenal Antonio María Rouco Varela, enviará a unas 100 familias a evangelizar en territorios de misión.

A las 11 de la mañana, habrá cuatro testimonios en los que según el P. Fernando Simón, "se pretende mostrar de modo visible que hay algo grandioso digno de belleza y que es de lo más grande que tenemos los seres humanos que es un hogar en el que eres amado para siempre, que es lo que todo el mundo desea".

A las 12 horas, poco antes del inicio de la Misa, se conectará en directo con el Ángelus que el Papa Francisco rezará desde el Vaticano.

La Eucaristía estará presidida por el Cardenal Rouco Varela y está previsto que asista el Prefecto de la Congregación para el Culto Divino y la Disciplina de los Sacramentos, Cardenal Antonio Cañizares, además de entre 30 y 40 Obispos españoles, junto con otros de fuera de España.

Más información, como en años anteriores, en:
www.porlafamiliacristiana.es



Madrid, Plaza de Colon / Giorno delle Famiglie 2013 (ESP.)


La tradicional convocatoria de los obispos españoles concluirá con la Eucaristía del día 29, a las 12:00 h. en Colón. Mons. Reig Pla: "la familia nunca ha sido tan maltratada por las leyes en España como ahora". Por ello hay que hacerla visible y subrayar el bien social que reporta.
REDACCIÓN HO.-  Ltradicional celebración de las familias cristianas con motivo de la Festividad de la Sagrada Familia tendrá lugar este año del 27 al 29 de diciembre en la Plaza de Colón de Madrid, bajo el lema "La familia, un lugar privilegiado". En su presentación, el obispo de Alcalá de Henares y presidente de la subcomisión de Familia y Vida de la Conferencia Episcopal Española, Monseñor Juan Antonio Reig Pla, ha afirmado hoy que "nunca ha sido tan maltratada" la familia por las leyes en España como ahora y ha abogado por la familia natural, que tiene su origen en el matrimonio entre un hombre y una mujer, ya que sin su fortaleza "se constatan sociológicamente una serie de patologías sociales" como las injusticias sociales, la pobreza o la falta de respeto de la dignidad humana.
El "maltrato" a la familia en la legislación española se ha traducido también, según Reig Pla, en suprimir del Código Civil y del Registro términos como "marido", "mujer", "esposa", "esposo", "padre" y "madre", de tal manera que los españoles han perdido el derecho a ser reconocidos como tales por la ley.  El obispo de Alcalá de Henares ha destacado como "último maltrato" el que las personas se puedan casar en el despacho de un notarioal entender que se "priva de relevancia pública la unión matrimonial", derivándola a un acto a resolver privadamente en un despacho.
Derecho a la vida y reforma de la ley del aborto
Preguntado por la posibilidad de que la Fiesta de la Familia coincida la aprobación de la reforma de la Ley del Aborto por el Consejo de Ministros, Reig Pla ha destacado que"sueña" con que "España sea el país de la vida" y que le gustaría que , a través de sus leyes, fuese "la nación donde más se respete la vida humana y donde no se destruya nunca una vida inocente" y que se sienta orgulloso de su apoyo a las madres. "Ya hemos superado la esclavitud y ahora hay que superar la destrucción de la vida humana", ha remarcado. Por su parte, el delegado de Familia de la Diócesis de Madrid, Fernando Simón, ha dicho que los actos programados en la Plaza de Colón, que culminarán con la misa del día 29, no son "una reivindicación específica" por la próxima Ley del Aborto.
Asimismo, Mons. Reig Pla ha calificado de "dramático" el descenso de nacimientos y ha criticado que "España no gasta dinero" en el cuidado de sus personas y que, aunque la baja natalidad "no se arregla simplemente con incentivos económicos, bienvenidos serían". Además, en comparación con los países nórdicos, ha precisado que la Iglesia lo que quiere es que aumente la natalidad pero en el seno de la familia formada por un padre y una madre.  En cualquier caso, ha puntualizado que hay que estar "atentos" a Europa donde las decisiones que se están tomando "ya no están a favor de lo que se llamaban 'leyes permisivas'" sino tomando "la dirección contraria" hacia una mayor protección de la vida y mejor orientación del tema de la educación sexual. "Se está madurando", ha aseverado.
Hacer visible la familia
Por todo ello, convocan cada año la Misa de las Familias, para "hacer visible una multitud de matrimonios que, a pesar de las dificultades de la crisis continúan aportando a España el bien de la fidelidad conyugal, la estabilidad de sus familias y la muchedumbre de sus hijos". Y el secreto, ha añadido, es edificar la familia en Cristo pues Dios y no el hombre ni la cultura es "el autor del matrimonio".
Concretamente, se quiere demostrar que "la familia sigue siendo el lugar primario donde se forma el sentido fundamental de la existencia", sin la cual la sociedad se convierte en un conjunto de "individuos desarraigados, solos". Y es que, según ha precisado Reig Plà, "la pérdida de la distinción entre hombre y mujer provoca profundas crisis de identidad" y los matrimonios en los que uno de los "partner" busca en primer lugar su propia realización se convierte en "fuente de infelicidad".
33 horas de oración ininterrumpida
Para preparar la Misa de las Familias, el viernes 27 de diciembre se convocará una gran Oración por la familia que se prolongará durante 33 horas ininterrumpidas en una carpa cedida por el Ayuntamiento de Madrid y ubicada en la Plaza de Colón. Además, este año, a la entrada de la misma se recogerán donativos para las familias más necesitadas y también estarán presentes los pajes de los Reyes Magos para recoger las peticiones de todos los que se acerquen, que después serán entregadas a los monasterios de clausura de todo Madrid para que recen durante un año por ellas.
Además, el día de la Misa, el 29, antes de la Eucaristía que comenzará a las 12,00 horas y será presidida por el cardenal arzobispo de Madrid y presidente de la CEE, Antonio María Rouco Varela, el iniciador del Camino Neocatecumenal, Kiko Argüello, proclamará el 'kerigma' y varias familias -unos abuelos con sus hijos y nietos, un matrimonio que espera un hijo, una pareja de novios y una familia en misión- contarán sus testimonios.
Monseñor Reig Plà ha definido este encuentro como "un hecho verdaderamente extraordinario", con tantas familias, que "ya quisieran tener otros países europeos y los americanos" y que solo se puede asemejar en los últimos años a "las movilizaciones que ha habido en Francia respecto a las legislaciones propuestas por el Gobierno".



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“La familia, un lugar privilegiado”, lema de la Misa de las Familias del 29 de diciembre en Colón

REIG: “NUNCA HA SIDO TAN MALTRATADA LA FAMILIA NATURAL POR LAS LEYES EN ESPAÑA COMO AHORA”

Kiko Argüello predicará durante 40 minutos antes de la conexión con el Angelus de Francisco


Jesús Bastante, 11 de diciembre de 2013 a las 11:38
(Jesús Bastante).- Nada de "huracán Francisco". Nada de primavera. Y mucho de aquellas "obsesiones" que ha denunciado el Papa. Así presentó este mediodía el obispo de Alcalá de Henares y presidente de la subcomisión de Familia y Vida de la Conferencia Episcopal, Juan Antonio Reig, el encuentro de familias cristianas que el 29 de diciembre tendrá lugar en la plaza de Colón. "Nunca ha sido tan maltratada la familia natural por las leyes en España como ahora", subrayó el prelado.
"Maltrato", "destrucción legal del matrimonio", "esclavitud", "destrucción de la vida humana"... fueron algunos de los términos utilizados por Reig Pla en su intervención. La jornada, que lleva por lema "La familia es un lugar privilegiado: Familias para el mundo", se prolongará durante todo el fin de semana con una campaña de oración y la instalación de carpas para confesiones. "La plaza de Colón de Madrid se convertirá en la Plaza de las familias de Europa", proclamó el prelado, quien anunció que se conectará via satélite con el Papa Francisco.
"Todos los años hemos girado en torno al medio millón de personas", apuntó Reig, quien no supo decir cuántos obispos acudirán a la celebración. Quien sí vendrá será el cardenal Cañizares. "Yo soy el obispo de Alcalá de Henares y espero servir a los fieles de Alcalá hasta la muerte", fue la respuesta de Reig a la pregunta sobre si el purpurado ya vendrá como sustituto de Rouco. 
En cuanto a la futura Ley del Aborto, insistió en que "me gustaría que España, a través de sus leyes, fuera el país donde más se respeta la vida humana, donde no se destruya nunca una ley inocente, un país que se sintiera orgulloso de ayudar a las madres".
"La pérdida de la distinción entre hombre y mujer provoca profundas crisis de identidad", añadió Reig Plá, quien incidió en que "el último maltrato es privar de relevancia pública la unión matrimonial, derivándola a un acto a resolver privadamente en el despacho de un notario". Junto a los "aspectos negativos", el obispo también subrayó otros "positivos", entre los que destacó que "la familia es y sigue siendo el lugar primario donde se forma el sentido fundamental de la existencia para cada ser humano".
Al convocar esta fiesta, indicó Reig, "queremos hacer visible una multitud de matrimonios que, a pesar de las dificultades de la crisis, continúan aportando a España el bien de la fidelidad conyugal", pues "Dios es el autor del matrimonio, que su designio es posible ocn la gracia y la fuerza del Espíritu".
El acto arrancará a las diez y media con una intervención de Kiko Argüello, que se prolongará durante cuarenta minutos. Tras él, distintos testimonios antes del Angelus con Francisco. Después, arrancará la misa. Al término de la misma, el cardenal Rouco bendecirá a un centenar de familias del Camino Neocatecumenal que se dirigirán a evangelizar a distintas partes del mundo.

Periodista digital



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