“Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se alcuno di noi si fa nuova creatura, imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi. La primavera comincia col primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo sogno.”
Mi piace pensare che Gesù è viandante su ogni strada, compagno di ogni mensa:
la strada può diventare il luogo di una intensa liturgia, una locanda trasformarsi in chiesa!
Unica certezza: anche se ti sembra di esser solo, Lui ti accompagna, sempre!
Dopo l’apparizione all’alba alle donne, Gesù fa quello che ha sempre fatto: cammina, per 11 km, tre ore con due amici…
fino al tramonto: i due di Emmaus sono sfiduciati, i loro sogni si sono infranti contro quella grossa pietra messa davanti al sepolcro, ma hanno deciso di alzarsi e camminare.Io credo sia per questo che Gesù si è accostato loro: capisci, non centra dove vai, anche se stai andando dalla parte opposta, a Gesù basta che ti muovi, che fai qualcosa, che stai in cammino…
e lui prende il tuo passo!Mazzolari dice così: “Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se alcuno di noi si fa nuova creatura, imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi. La primavera comincia col primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo sogno.”Mi piace Gesù che sceglie di ‘apparire’ dove ha sempre vissuto: per strada, nella vita di tutti i giorni. Ma attento, Dio ti si mette accanto senza farsi riconoscere e ama parlare con te di quello che ti succede nella vita, dei tuoi dubbi, delle tue delusioni; non fa apparizioni miracolose per cui non cercarlo nei miracoli, ma cerca dentro gli incontri quotidiani della tua vita.
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