venerdì 10 febbraio 2017

"Tu, dovresti fare come me, dormire a lungo, morire a lungo, una cura di assenza e di silenzio, guarda me, vedi come mi dona?"

“Ogni mattina ho appuntamento con la bellezza del mondo. La bellezza del mondo è seduta di fronte a me. La bellezza del mondo cambia sedia tutti i giorni. La bellezza del mondo, al mio risveglio, si appoggiava, sognante, al portone bianco di una casa dall'altra parte della strada. La bellezza del mondo è discreta, sa rendersi invisibile e viaggiare in incognito sulle ali di Mozart o nelle cavalcate di Bach. La bellezza del mondo stamattina ha posato le sue mani di neve sulle mie spalle. Mi ha guardato dritto negli occhi, mi ha detto: "Tu, dovresti fare come me, dormire a lungo, morire a lungo, una cura di assenza e di silenzio, guarda me, vedi come mi dona?" E la bellezza del mondo si è messa a ballare sulla mia scrivania - una danza goffa, adorabile. Ho sorriso.”

Sorrido pure io guardando il cielo scendere sulla terra tra una goccia d’acqua ed una di neve. E così provo a fare il verso al mio Bobin stamane.
Ogni mattina ho appuntamento con la bellezza del mondo. In fondo è solo questo che mi importa, guardarla negli occhi e provare a darle parola, inventarmi ogni alba e farla attraente, capace di darmi un’idea, solo una, per iniziare. Poi la giornata si perde nel suo da farsi, ma l’inizio è stato luminoso, e quella fiammella una briciola di luce e calore l’ha accesa.
Ho svegliato il mio corpo con cinque minuti di movimento, ho svegliato il mio cuore con la preghiera, ho svegliato la mente con questi pensieri. 
Chi ben comincia…
fra Giorgio Bonati

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