domenica 22 gennaio 2017

“Chi crede nel suo cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello degli altri è sbagliato.”



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“Chi crede nel suo cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello degli altri è sbagliato.”

Mi piace oggi prendere l’avvio con queste parole di Paolo Coelho ...

che mi ricordano che è giunto il tempo di smetterla di credere che la mia strada sia migliore di quell’altra, e ci ricordano di non consumare le energie che abbiamo per far guerra e costruire muri: io voglio solo costruire PONTI, e crescere, e camminare verso un mondo unito.Utopia? Io credo fermamente nelle utopie!E’ solo questo che mi muove ad incontrare, credere al sogno che siamo fatti per amarci, per condividere quello che siamo, e basta incontrarle le persone per rendersi conto che ognuna è un miracolo, di qualsiasi colore sia la sua pelle o il suo credo.Abbè Pierre indica la strada che inizia dal primo passo di casa tua: “Bisogna amare le porte perché sono il posto dove nessuno si ferma.Il posto da dove si passa, da dove si parte, dove avvengono tutti gli incontri. Bisogna odiare le porte chiuse, chiuse agli incontri e chiuse a chi parte.”Sarà bello oggi fare la strada che mi porta alla chiesa Battista e stasera accogliere Lidia Maggi nella mia chiesa. Sono questi gesti, ripetuti, che cambiano il mondo, ne sono sicuro, perché cambiano me!E lascio a Papa Francesco di dare conclusione a questo sogno:


“Aprirsi agli altri non impoverisce, ma arricchisce, perché aiuta a essere più umani: a riconoscersi parte attiva di un insieme più grande e a interpretare la vita come un dono per gli altri; a vedere come traguardo non i propri interessi, ma il bene dell’umanità; ad agire senza idealismi e senza interventismi, senza operare dannose interferenze e azioni forzate, bensì sempre nel rispetto delle dinamiche storiche, delle culture e delle tradizioni religiose.”

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