martedì 13 settembre 2016

CENTOVENTISETTE DI TRECENTOVENTICINQUE

“La realtà è che siamo immersi in un oceano d’amore.
 Cristo è venuto a ricordarcelo.”
                                                                               Giovanni Vannucci
AMORE: ultima sosta della Via della Resurrezione
 La croce che preferisco, quella di Romena:
 “Non un crocifisso ma il vuoto, il risorto, l’infinito.
 Unica eredità: l’oro nelle ferite”

SILENZIO

La gioia dell’amore 
127. L’amore di amicizia si chiama “carità” quando si coglie e si apprezza “l’alto valore” che ha l’altro.[129] La bellezza – “l’alto valore” dell’altro che non coincide con le sue attrattive fisiche o psicologiche – ci permette di gustare la sacralità della sua persona senza l’imperiosa necessità di possederla. Nella società dei consumi si impoverisce il senso estetico e così si spegne la gioia. Tutto esiste per essere comprato, posseduto e consumato; anche le persone. La tenerezza, invece, è una manifestazione di questo amore che si libera dal desiderio egoistico di possesso egoistico. Ci porta a vibrare davanti a una persona con un immenso rispetto e con un certo timore di farle danno o di toglierle la sua libertà. L’amore per l’altro implica tale gusto di contemplare e apprezzare ciò che è bello e sacro del suo essere personale, che esiste al di là dei miei bisogni. Questo mi permette di ricercare il suo bene anche quando so che non può essere mio o quando è diventato fisicamente sgradevole, aggressivo o fastidioso. Perciò, «dall’amore per cui a uno è gradita un’altra persona dipende il fatto che le dia qualcosa gratis».[130]
        Amoris laetitia 

Amoris laetitia : La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie
Amoris Laetitia  
                                      Amoris laetitia 


                                     lode-del-mattino…    A te dico: Alzati!
LA lode-del-mattino…  a romena
                                   Lode della sera

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