mercoledì 27 aprile 2016

I fiori caduti del glicine...

Il canto delle sirene:

NegriADA NEGRI

 

 

IL PERGOLATO DI GLICINI

Solaria, il vento del sud scrolla e devasta il tuo pergolato di glicini.
Ne piombano a terra i corimbi, chicchi violetti di grandine, pesanti d'un peso di morte.
Così a te traboccan dagli occhi, nell'ora del torbido amore, le lacrime;
ma non si raccoglie il pianto d'amore, non si raccolgono i fiori caduti del glicine.
(da I canti dell’isola, Mondadori, 1924) .

L’isola dove soffia il vento del sud in questa poesia di Ada Negri (1870-1945) è la bellissima Capri. Lì la poetessa lodigiana soggiorna per un lungo periodo nel 1923: “nell’isola tocca il suo stesso corpo; v’intende la sua stessa esistenza come alternanza di paura e di ebbrezza, di lutto che acceca e di canto che medica, consola” rileva Elio Pecora. E un pergolato di glicini che si sfogliano al tocco caldo dello scirocco genera l’analogia con il pianto d’amore.
.Glicine

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore perdona tutto, tranne una cosa, quella di non essere amato.
HENRI LACORDAIRE


 

Il vortice dell’illusione
Inseguo il vortice dell’illusione,
mi lascio trascinare dal suo volo
folle senza paracadute - sono
il funambolo senza alcuna rete
di sicurezza. Allora ecco che appari
vestita di cielo e spalanchi mondi
con le mani azzurre, dipingi sogni
e togli le cortine del futuro.


Funambolo
ILLUSTRAZIONE © CUTLER
2016

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