ADA NEGRI
IL PERGOLATO DI GLICINI
Solaria, il vento del sud scrolla e devasta il tuo pergolato di glicini.
Ne piombano a terra i corimbi, chicchi violetti di grandine, pesanti d'un peso di morte.
Così a te traboccan dagli occhi, nell'ora del torbido amore, le lacrime;
ma non si raccoglie il pianto d'amore, non si raccolgono i fiori caduti del glicine.
(da I canti dell’isola, Mondadori, 1924) .Ne piombano a terra i corimbi, chicchi violetti di grandine, pesanti d'un peso di morte.
Così a te traboccan dagli occhi, nell'ora del torbido amore, le lacrime;
ma non si raccoglie il pianto d'amore, non si raccolgono i fiori caduti del glicine.
.L’isola dove soffia il vento del sud in questa poesia di Ada Negri (1870-1945) è la bellissima Capri. Lì la poetessa lodigiana soggiorna per un lungo periodo nel 1923: “nell’isola tocca il suo stesso corpo; v’intende la sua stessa esistenza come alternanza di paura e di ebbrezza, di lutto che acceca e di canto che medica, consola” rileva Elio Pecora. E un pergolato di glicini che si sfogliano al tocco caldo dello scirocco genera l’analogia con il pianto d’amore.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
.--------------------------------------------------------------------------------------------------------LA FRASE DEL GIORNO
L'amore perdona tutto, tranne una cosa, quella di non essere amato.
HENRI LACORDAIRE
Il vortice dell’illusione
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