giovedì 14 gennaio 2016

Preferisco il paradiso...Giù le mani dai nostri figli.

Giù le mani dai nostri figli






L’anno nuovo è cominciato con due grandi successi
popolari. Don Matteo in tv ha raggiunto i dieci milioni di spettatori e Checco
Zalone ha sbancato il botteghino col film “Quo Vado”. La figura del sacerdote
buono e intelligente nell’interpretazione di Terence Hill (Mario Girotti)
appassiona gli italiani mentre Checco Zalone li diverte prendendo in giro sia il
politically correct dei cosiddetti “civili” che i difetti dell’italiano
“bamboccione” che vive coi genitori e non molla il posto fisso. Il messaggio
comune dei due spettacoli è un elogio del buon senso della nostra tradizione e
un rifiuto degli pseudo-valori che la cultura dominante vorrebbe imporre. E’ un
messaggio di attualità mentre si discute il disegno di legge Cirinnà. L’ondata
culturale modernizzante ha portato nel nostro Paese la legalizzazione del
divorzio e dell’aborto, sia pure a certe condizioni. Ora vorrebbe imporre una
visione soggettiva della sessualità che coinvolge anche i bambini. Qui c’è la
linea del Piave. Ho partecipato alla manifestazione del 20 giugno (per la prima
volta in vita mia) e il messaggio dominante era “giù le mani dai nostri figli”.
I piccoli non sono oggetti per soddisfare esigenze affettive degli adulti, né
animali su cui fare esperimenti sessuali. Bisogna resistere: non è un dibattito
intellettuale è un’aggressione. Le Termopili e Lepanto hanno salvato la civiltà
occidentale in passato, ora bisogna combattere per salvare l’Occidente dalle
forze disgregatrici interne. Senza se e senza ma.

Originally posted on   Preferisco il paradiso

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