martedì 3 giugno 2014

10 puntate dedicate ai grandi ordini religiosi, visitando le chiese più importanti del Fondo edifici di Culto

Divini Devoti

I Tesori Degli Ordini Religiosi
Francescani, Domenicani, Benedettini, Filippini, Gesuiti: è dedicata a un diverso grande ordine religioso, visto dall’interno di una delle sue chiese più importanti, ognuna delle dieci puntate di Divini devoti”, il nuovo ciclo di trasmissioni di Rai5, che prende il via domenica 1° giugno alle 21.15. Ogni domenica e per dieci prime serate
Claudio Strinati va alla scoperta di chiese e abbazie che conservano una miriade di opere d’arte, maggiori e minori, che di fatto permettono di compiere una vasta ricognizione storica, da cui scaturiscono informazioni di vario tipo - alcune di alta complessità, altre di quasi ovvia evidenza - e meditazioni rilevanti per una migliore comprensione di quella che si potrebbe chiamare la coscienza dell’Occidente”. I grandi ordini religiosi sono i protagonisti di una lunga vicenda artistica che, opportunamente indagata, ci permette di raccontare tante altre realtà: la storia propriamente detta, la filosofia, la religione, le arti figurative, l’evoluzione della mentalità. Il metodo prescelto non è tanto quello della spiegazione delle singole opere d’arte, quanto quello del colloquio e degli incontri. Durante ogni puntata entrano in scena varie personalità, in un dialogo continuo con il conduttore. Sono i responsabili delle chiese che ne vivono la quotidianità e i problemi pratici o teorici, gli studiosi delle opere d’arte, gli architetti, gli artisti, gli esperti di diverse discipline. Tutti interagiscono in modi diversi con il conduttore che pone domande, propone argomenti di riflessione cercando di inserire la ricognizione artistica nel più vasto contesto della vita reale e delle responsabilità di ciascuno. I luoghi sono tutti romani con l’unica eccezione del Sacro Speco di Subiaco e dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, nella puntata dedicata ai Benedettini. Ne ricordiamo alcuni: la Chiesa dell’Ara Coeli per i Francescani, la Chiesa Nuova per i Filippini, la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva per i Domenicani, le chiese del Gesù e di Sant’Ignazio per i Gesuiti. Ne scaturisce un panorama articolato in cui accanto a celebri dipinti e sculture del passato, vengono visitate e discusse opere che non sono state quasi mai oggetto di illustrazione televisiva, in base al principio che il patrimonio artistico è stratificato e unitario, e che l’insegnamento che l’arte ci può dare è reperibile sia nei capolavori sia nelle cosiddette opere minori”. Sono proprio queste che, in sostanza, costituiscono il tessuto portante su cui si basa la gloria specifica d’Italia in questo settore, unico al mondo e foriero di continue scoperte e sorprese. 
Il programma ha ottenuto il patrocinio del FEC – Fondo Edifici di Culto – del Ministero dell’Interno.
 
Prima puntata – 1° giugno
I Francescani a Santa Maria in Ara Coeli
Vi risiedono dalla metà del 1200 e la chiesa è estremamente interessante sia dal punto di vista artistico sia da quello che potremmo definire “leggendario”. La puntata si svolge quasi tutta all’interno della basilica, ma anche sulla piazza e la scalinata del Campidoglio, per rievocare la leggenda medievale di Augusto e la Sibilla. L’imperatore avrebbe avuto qui la visione di una donna con un bambino in braccio, motivo per il quale il sito venne consacrato. All’interno della chiesa vengono rintracciati i monumenti e le opere d’arte connessi alla leggenda e viene raccontata la personalità di San Bernardino da Siena, celebre santo francescano, attraverso una ricognizione nella cappella Bufalini, affrescata nel Quattrocento dal Pinturicchio.
Sono intervenuti a sostenere ed argomentare le tesi del prof. Strinati Paolo Ricca, pastore valdese e Giorgio Croci, professore ordinario di tecnica delle costruzioni.
 
Seconda puntata - 8 giugno 
I Benedettini a Subiaco
L’Abbazia di Santa Scolastica  e il cosiddetto Sacro Speco (nonché l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata) sono gli ambienti protagonisti della puntata. È l’insediamento benedettino originario, quello di Subiaco, insieme all’Abbazia di Montecassino. Molta attenzione è dedicata alla ricostruzione della figura storica, politica e religiosa di San Benedetto da Norcia. Una lunga sequenza illustra alcuni degli affreschi contenuti nel Sacro Speco fino, ad arrivare alla grotta, dove San Benedetto visse gli anni giovanili e dove elaborò il suo pensiero. Grande importanza è data alla storia del libro strettamente connesso ai Benedettini. Importante, soprattutto, la biblioteca dell’Abbazia di San Nilo che permette di ripercorrere brevemente le tappe cruciali del rapporto tra i Benedettini e il libro, manoscritto e a stampa.
 
Terza puntata – 15 giugno 
Gli Agostiniani a Santa Maria del Popolo e a Sant’Agostino
Fulcro della puntata è la chiesa di Sant’Agostino dove, attraverso un ampio esame di alcune opere d’arte ivi conservate, si cerca di ricostruire la figura storica del Santo e l’enorme significato del suo pensiero filosofico e teologico. In particolare l’accento è posto su alcuni dipinti dell’età barocca, in particolare uno di Giovanni Lanfranco, che illustra in modo suggestivo l’essenza del pensiero agostiniano. Una cospicua parte del discorso ruota intorno alla figura del Caravaggio, presente in entrambe le chiese, con un tentativo di analisi anche dei rapporti tra il Caravaggio e Annibale Carracci, il pittore bolognese che fu il suo grande competitore.
Ospite dalla puntata il giornalista Andrea Purgatori. 
 
Quarta puntata – 22 giugno 
I Domenicani a Santa Maria sopra Minerva
È forse l’unica chiesa di Roma che vanta forme gotiche, anche se molto rivisitate nell’Ottocento. I Domenicani vi risiedono da secoli e la puntata è girata sia sulla piazza antistante - in cui troneggia un celeberrimo monumento della Roma barocca: l’elefante che sostiene un obelisco - sia all’interno della chiesa, dove massima rilevanza viene data alle figure di San Tommaso d’Aquino e Santa Caterina da Siena, due personaggi di cui in chiesa vengono rintracciate numerose testimonianze figurative, la più importante delle quali è la cappella Carafa, affrescata alla fine del Quattrocento da Filippino Lippi.
Ospiti della puntata: il critico d’arte Philippe Daverio, il giornalista ed esperto di fumetti e animazione Luca Raffaelli, il prof. Marcello Fagiolo, Professore ordinario di Storia dell’Architettura.
 
Quinta puntata – 29 giugno 
I Gesuiti alla Chiesa del Ss. Nome di Gesù e alla Chiesa di Sant’Ignazio
All’interno delle chiese vengono messe in evidenza alcune emergenze artistiche fondamentali, prime fra tutte quelle inerenti gli affreschi di Giambattista Gaulli, detto il Baciccio, nella Chiesa del Gesù e quelli di Fratel Andrea Pozzo nella Chiesa di Sant’Ignazio, prototipi di quel genere di arte - diffusa prima in tutta Europa e successivamente in tutto il mondo - che è il barocco. La puntata prevede anche una visita all’Università Gregoriana per rafforzare il tema portante che è quello della formazione (il Collegio Romano), della scuola e delle missioni in terre lontane.
Ospiti della puntata: Lydia Salviucci Insolera, professoressa di Storia dell’arte presso l’Università Pontificia Gregoriana e  Alessandro Zuccari, esperto d’arte.
 
Sesta puntata – 6 luglio 
I Filippini a Santa Maria in Vallicella
La puntata si svolge quasi tutta nella Chiesa Nuova e nella piazza antistante, ma una parte si svolge nella zona della Passeggiata Archeologica di fronte alla chiesa dei Ss. Nereo e Achilleo, per mettere in luce il particolare culto delle origini cristiane alla base della predicazione di San Filippo Neri e dei padri dell’Oratorio, la Congregazione fondata da questo grande santo. All’interno della Chiesa Nuova grande risalto è dato alle opere di Rubens e di Pietro da Cortona, due giganti del barocco.
Ospite della punata Vittorio Sgarbi, storico dell’arte
 
Settima puntata – 13 luglio 
I Padri minimi di San Francesco di Paola nella Chiesa della Trinità dei Monti
La puntata è girata nella chiesa, nel convento adiacente, ma anche sulla scalinata di Piazza di Spagna e presso l’Accademia di Francia. I Minimi costituiscono un ordine religioso di fama minore rispetto ai grandi ordini mendicanti medievali, ma sono stati molto incisivi nella realtà della Roma moderna e nel nuovo universo cristiano. La Scalinata fu costruita su un terreno di proprietà dell’ordine religioso, sotto la protezione della Corona di Francia, e questo spiega le diverse location della puntata, tesa a ricostruire i rapporti tra l’ambiente religioso italiano e quello francese, in un’epoca in cui il dominio francese a Roma fu determinante per la vita civile e culturale.
 
Ottava puntata – 20 luglio 
I Padri minimi di San Francesco di Paola nella Chiesa della Trinità dei Monti
La puntata è girata nella chiesa, nel convento adiacente, ma anche sulla scalinata di Piazza di Spagna e presso l’Accademia di Francia. I Minimi costituiscono un ordine religioso di fama minore rispetto ai grandi ordini mendicanti medievali, ma sono stati molto incisivi nella realtà della Roma moderna e nel nuovo universo cristiano. La Scalinata fu costruita su un terreno di proprietà dell’ordine religioso, sotto la protezione della Corona di Francia, e questo spiega le diverse location della puntata, tesa a ricostruire i rapporti tra l’ambiente religioso italiano e quello francese, in un’epoca in cui il dominio francese a Roma fu determinante per la vita civile e culturale.
 
Nona puntata – 27 luglio 
I Padri serviti nella Chiesa di San Marcello al Corso
I Servi di Maria sono un ordine religioso che ha avuto un peso notevole nella evangelizzazione cattolica dell’Europa, dopo le grandi lotte tra riformatori e controriformati. La chiesa di San Marcello contiene una serie di opere d’arte risalenti al Cinquecento e al primo Seicento: documento prezioso di questa fase storica. La puntata si concentra sugli affreschi di Taddeo Zuccari nella cappella Frangipani, abbellita anche da busti mirabili di Alessandro Algardi, grande scultore del periodo barocco, e racconta la crisi dell’Occidente lacerato tra laicismo e rinnovamento della fede religiosa.
 
Decima puntata – 3 agosto 
I Padri passionisti a Ss. Giovanni e Paolo
Una insolita visita alla Roma antica attraverso le case romane, l’Arco di Dolabella, il Clivo di Scauro, fino all’immenso giardino che circonda la chiesa dove si vedono i resti del tempio di Claudio. Un’immersione nell’antichità poco nota normalmente anche ai grandi visitatori della città, che culmina nella visita alla chiesa ricca di opere d’arte che spaziano dal Cinquecento al Settecento. Qui è possibile conoscere l’opera dei seguaci di San Paolo della Croce, forse il più eminente evangelizzatore dei tempi “moderni”, che operò nella prima metà del diciottesimo secolo, modello di santità in un mondo ormai ampiamente laicizzato e condizionato dall’Illuminismo, con una interessante ricognizione di questo rapporto tra antico e moderno, tutt’ora alla base della nostra cultura. - See more at: http://www.rai5.rai.it/dl/PortaliRai/Programmi/PublishingBlock-597bd97e-4d5c-4359-9e91-9dfcccf404f2.html?ContentItem-ce81d29c-bccb-4d3b-bbb9-6538ddda1b8b&refresh_ce#sthash.RDx4xZD5.dpuf

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'Divini e devoti', viaggio di Rai 5 tra gli ordini religiosi

10 puntate dedicate ai grandi ordini religiosi, visitando le chiese più importanti del Fondo edifici di Culto

Francescani, Domenicani, Benedettini, Filippini, Gesuiti: il programma di Rai 5 che parte il 1° giugno è dedicato ai grandi ordini religiosi, visti dall’interno delle loro chiese più importanti.
In dieci prime serate Claudio Strinati va alla scoperta di chiese e abbazie che conservano una miriade di opere d’arte che di fatto permettono di compiere una vasta ricognizione storica, per una migliore comprensione di quella che si potrebbe chiamare la 'coscienza dell’Occidente'.
I grandi ordini religiosi sono i protagonisti di una lunga vicenda artistica che, opportunamente indagata, permette di raccontare tante altre realtà: la storia, la filosofia, la religione, le arti figurative, l’evoluzione della mentalità. Il metodo prescelto non è tanto quello della spiegazione delle singole opere d’arte, quanto quello del colloquio e degli incontri.
In ogni puntata dialogano con il conduttore i responsabili delle chiese che ne vivono la quotidianità, studiosi delle opere d’arte, architetti, artisti, esperti di diverse discipline. I luoghi visitati sono tutti romani con l’eccezione del Sacro Speco di Subiaco e dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, nella puntata dedicata ai Benedettini. Tra gli altri: la Chiesa dell’Ara Coeli per i Francescani, la Chiesa Nuova per i Filippini, la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva per i Domenicani, le chiese del Gesù e di Sant’Ignazio per i Gesuiti. Il programma ha ottenuto il patrocinio del FEC – Fondo Edifici di Culto – del ministero dell’Interno. 

Si parte il primo giugno con 
i Francescani a Santa Maria in Ara Coeli.
La puntata si svolge quasi tutta all’interno della chiesa, ma anche sulla piazza e la scalinata del Campidoglio, per rievocare la leggenda medievale di Augusto e la Sibilla. L’imperatore avrebbe avuto qui la visione di una donna con un bambino in braccio, motivo per il quale il sito venne consacrato. All’interno della chiesa vengono rintracciati i monumenti e le opere d’arte connessi alla leggenda e viene raccontata la personalità di San Bernardino da Siena, celebre santo francescano, attraverso una ricognizione nella cappella Bufalini, affrescata nel Quattrocento dal Pinturicchio. 
 Pinturicchio (Pintoricchio): Cappella Bufalini
Pinturicchio (Pintoricchio): Cappella Bufalini


Gloria di San Bernardino


Opere di Pinturicchio (Pintoricchio)
La seconda puntata, dell’8 giugno, è dedicata ai Domenicani a Santa Maria sopra Minerva. La puntata è girata sia sulla piazza antistante - in cui troneggia un celeberrimo monumento della Roma barocca: l’elefante che sostiene un obelisco - sia all’interno della chiesa, dove massima rilevanza viene data alle figure di San Tommaso d’Aquino e Santa Caterina da Siena, due personaggi di cui in chiesa vengono rintracciate numerose testimonianze figurative, la più importante delle quali è la cappella Carafa, affrescata alla fine del Quattrocento da Filippino Lippi.

La terza puntata (15 giugno) racconta i Benedettini a Subiaco. Protagonisti l’Abbazia di Santa Scolastica e il cosiddetto Sacro Speco (nonché l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata). Al centro la ricostruzione della figura storica, politica e religiosa di San Benedetto da Norcia. Si indaga inoltre il rapporto tra i questo ordine e il libro, manoscritto e a stampa. 

La quarta puntata (22 giugno) è per gli Agostiniani a Santa Maria del Popolo e a Sant’Agostino. L’accento è posto su alcuni dipinti dell’età barocca, in particolare uno di Giovanni Lanfranco, che illustra in modo suggestivo l’essenza del pensiero di Sant’Agostino. E poi si parla del Caravaggio e del suo rapporto con Annibale Carracci, il pittore bolognese suo grande competitore.

Al centro del quinto appuntamento (29 giugno) i Filippini a Santa Maria in Vallicella. La puntata si svolge quasi tutta nella Chiesa Nuova e nella piazza antistante, ma anche nella zona della Passeggiata Archeologica di fronte alla chiesa dei Ss. Nereo e Achilleo, per mettere in luce il particolare culto delle origini cristiane alla base della predicazione di San Filippo Neri e dei padri dell’Oratorio, la Congregazione da lui fondata. All’interno della Chiesa Nuova grande risalto è dato alle opere di Rubens e di Pietro da Cortona, due giganti del barocco.

Il 6 luglio si parla dei Gesuiti alla Chiesa del Ss. Nome di Gesù e alla Chiesa di Sant’Ignazio. Si parla di pittura barocca e si visita l’Università Gregoriana per rafforzare il tema portante che è quello della formazione (il Collegio Romano), della scuola e delle missioni in terre lontane. Il 13 luglio si incontrano i Padri minimi di San Francesco di Paola nella Chiesa della Trinità dei Monti. La puntata è girata nella chiesa, nel convento adiacente, ma anche sulla scalinata di Piazza di Spagna e presso l’Accademia di Francia. I Minimi costituiscono un ordine religioso di fama minore rispetto ai grandi ordini mendicanti medievali, ma sono stati molto incisivi nella realtà della Roma moderna e nel nuovo universo cristiano.

Il 20 luglio tocca ai Padri passionisti a Ss. Giovanni e Paolo. Una insolita visita alla Roma antica attraverso le case romane, l’Arco di Dolabella, il Clivo di Scauro, fino all’immenso giardino che circonda la chiesa dove si vedono i resti del tempio di Claudio.

Il 27 luglio si parla dei Padri teatini a Sant’Andrea della Valle. La chiesa in cui Puccini ambientò la Tosca è un grande scrigno di opere d’arte a Roma. I Teatini più di ogni altro ordine hanno sostenuto la politica della Controriforma e promosso la rigenerazione della Chiesa dopo il grande Giubileo del 1600. La puntata si snoda interamente nella chiesa e presenta i grandi capolavori artistici del Lanfranco, del Domenichino e di Mattia Preti.

Si chiude il 3 agosto con i Padri serviti nella Chiesa di San Marcello al Corso. I Servi di Maria sono un ordine religioso che ha avuto un peso notevole nella evangelizzazione cattolica dell’Europa, dopo le grandi lotte tra riformatori e controriformati. La puntata si concentra sugli affreschi di Taddeo Zuccari nella cappella Frangipani, abbellita anche da busti mirabili di Alessandro Algardi, grande scultore del periodo barocco, e racconta la crisi dell’Occidente lacerato tra laicismo e rinnovamento della fede religiosa.

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